ROSSELLA CONTE
Cronaca

Il record di Mister 99 Cent: "300 furti al giorno ma non cedo ai ladri" / VIDEO

Santo Tallarita ha 5 negozi: "A colpire sempre gli stessi"

Un frame del video che riprende uno dei tanti borseggio

Firenze, 10 maggio 2018 - «Ogni giorno mi portano via dai 300 ai 350 articoli, penne, profumi, biscotti, casalinghi. Di tutto: sono pezzi da 99 centesimi, mi dicono in tanti. Certo, ma in una settimana, calcolatrice alla mano, perdo quasi 2mila euro. Quello che mi fa più rabbia è l’arroganza di queste persone, ormai non hanno paura di nulla né nulla da perdere». Santo Tallarita, proprietario insieme a Gianluca Calderini di cinque negozi della catena 99 cent, non ne può davvero più. Ogni giorno è uguale a un altro: bande di ragazzini, gruppi di zingari, tossici ma anche uomini e donne all’apparenza distinti, entrano a mani vuote ed escono con zaini e borse carichi di merce di ogni tipo. Santo ha aperto il suo primo negozietto nel 2001 in via degli Orti Oricellari «e da allora la situazione è peggiorata». «Siamo esasperati – si sfoga – anche perché chi ruba non rischia quasi nulla, al massimo una denuncia e se arrestati il giorno dopo sono fuori. Serve una certezza della pena, il Comune può fare tutte le ordinanze del mondo ma non servono a nulla se non si va alla radice del problema».

Mister 99 cent descrive nei minimi dettagli, e con immagini e filmati alla mano, i ladruncoli che tutti i giorni fanno razzia all’interno delle sue attività. Nel campionario c’è di tutto: la banda di borseggiatrici che tutte le mattine arriva da Montecatini. Senza tetto che ricettano quanto rubato ma anche tossici e alcolizzati, ‘clienti’ abituali dei frigoriferi, e universitari. Sì, il giovane immortalato dal sistema di video sorveglianza, è uno studente italiano che insieme a una sua coetanea si è infilato sotto la giacca decine di pezzi tra merende, accendini e lattine. «Quando la commessa se ne è accorta – racconta – e gli ha detto di lasciare tutto sai cosa gli ha risposto? ‘Non mi puoi dire niente, sono ancora dentro il negozio’. Poi le ha tirato una pedata e sono intervenuto io. Dopo nemmeno 15 minuti è tornato e ha minacciato la mia dipendente». Ma c’è anche chi riesce a portare via espositori con addirittura 50 accendini o deodoranti in pochi istanti o chi pensa di poterla fare sotto gli occhi e chi prende quattro e paga 1.

«Per tanti è un mestiere – riprende Santo –, sono veri professionisti. Nel punto vendita di piazza Salvemini, per esempio, una volta un uomo, sotto i miei occhi, si è riempito tasche e giacca, è andato alla cassa e ha pagato solo un pezzo. All’uscita l’ho fermato e mi ha detto ‘Che vuoi’». Santo non ne può più di dover assistere a soprusi, sputi e minacce nei confronti dei propri dipendenti. «Oramai borseggiatori e ladruncoli li riconosco a pelle – conclude – e spesso grazie alle telecamere riesco a fermarli, qualcuno l’ho anche denunciato. Ma il giorno dopo sono sempre qui... Non sappiamo davvero cosa fare».