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Cronaca

"Foto vietate alla recita di Natale, quella preside ha esagerato"

I dirigenti di asili ed elementari autorizzano riprese e immagini alle recite "per uso familiare". Vietato invece postarle su Facebook

Un'aula

Firenze, 18 dicembre 2019 - Nessun genitore rinuncia a fotografare la recita di Natale del proprio figlio… Appare forzato l’invito a evitare scatti o video. Oltretutto, se le riprese sono a fini personali non violano la privacy.

Poi, ovvio, se una mamma vuol postare sui social deve chiedere l’autorizzazione ai genitori dei bimbi ritratti. I presidi fiorentini sono rimasti perplessi di fronte alla circolare diramata dalla dirigente del Beato Angelico Paola Mannara.

Nel documento, inviato alle famiglie degli alunni dell’infanzia e della primaria, "si raccomanda a tutti i docenti di ricordare, prima delle recite di fine anno, l’esistenza della legge sulla privacy". E quindi di "invitare le mamme e i papà a immortalare solo i propri figli". Inevitabile il risentimento dei genitori: "Si tratta di bei ricordi. È assurdo rinunciare alle foto in simili occasioni". "Filmare non è reato. Lo è invece diffondere senza consenso – interviene Annalisa Savino, dirigente del Ghiberti – In occasioni come le recite tra i genitori sussiste un accordo sottinteso. E’ inevitabile fotografare anche gli altri bambini. Forse la collega della Beato Angelico ha adottato quel provvedimento perchè costretta da situazioni particolari di cui non siamo a conoscenza. Personalmente credo che debba sempre prevalere il buon senso, nel rispetto delle norme". Alla Ghiberti le famiglie vengono informate riguardo al fatto che "sussiste una responsabilità per la diffusione di immagini non autorizzate".

"Non c’è nessuna violazione della privacy – afferma Giacomo Forti, preside del Verdi – Le immagini in questi casi sono destinate a un ambito familiare. Diverso se finiscono su Facebook". "Comprendo le paure della collega – dice Francesca Cantarella, dirigente del Vespucci – Io a inizio anno faccio firmare una serie di documenti. Richiedo l’autorizzazione a pubblicare sui social foto e video che documentano le attività dei ragazzi. Naturalmente, si cerca sempre di evitare i primi piani". "I genitori fanno riprese per uso personale. È loro responsabilità poi l’uso che di quegli scatti viene fatto", osserva Marco Menicatti, a capo del comprensivo Barsanti . Abbiamo interpellato il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Roberto Curtolo: "La privacy ha complicato il nostro vivere quotidiano. Ma certo l’uso inadeguato dei social comporta non pochi rischi. Le foto e i video realizzati per uso personale non costituiscono violazione. Il problema sta nella diffusione a terzi non autorizzati. Trovo che la scuola abbia effettuato un’interpretazione restrittiva e tutta da verificare della norma". © RIPRODUZIONE RISERVATA