"Alcuni giudici hanno firmato per mettere i bimbi al Forteto. Ma non era un luogo sicuro"

Paolo Bambagioni, ascoltato dalla commissione parlamentare d'inchiesta sulla comunità guidata da Fiesoli, ricorda che "Fiesoli era stato condannato per violenza sessuale negli anni '80"

Fiesoli con un carabiniere

Fiesoli con un carabiniere

Firenze, 15 marzo 2022 - Paolo Bambagioni, già consigliere Pd e presidente della commissione d'inchiesta della Regione Toscana sul Forteto, è stato ascoltato dalla commissione parlamentare d'inchiesta sulla comunità di Forteto creata nel 1977 da Rodolfo Fiesoli detto il Profeta e Luigi Goffredi. 

Bambagioni punta il dito contro il tribunale dei minori di Firenze: "È stato responsabile, in varie figure di giudici che si sono succeduti. Giudici hanno firmato per togliere bambini alle famiglie, ma se fai questo, lo fai per metterlo in un luogo sicuro, non certo al Forteto, che non era una comunità, ma una setta". 

"A Firenze - continua il presidente della commissione d'inchiesta - ci sono stati giudici minorili che hanno firmato per togliere bambini alla famiglia e metterli al Forteto. Non va bene perché il fondatore era stato condannato per violenza sessuale negli anni '80. Andava tenuto conto di ciò". 

Bambagioni ha ricordato che al Forteto nel tempo sono passati 110 ragazzi, alcuni poi morti suicidi. "È stato constatato che ci sono stati fascicoli vuoti al tribunale, dove sono le verifiche previste? In commissione ci siamo resi conto che nella magistratura c'erano due filoni, uno voleva coprire tutto per non urtare la memoria del giudice Gian Paolo Meucci, considerato da molti di loro un maestro, che fu molto vicino a Fiesoli e l'altro era di altri magistrati straordinari che hanno, invece, preso l'impegno e portato avanti le indagini da cui i processi".

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