Floremus, la bella musica antica Capolavori del Quattro-Cinquecento Rinascimento in note a Firenze

Dal primo settembre a domenica 17 in luoghi d’eccezione la settima edizione del festival internazionale organizzato da L’Homme Armé. Un’ampia gamma di concerti dall’Umanesimo alle soglie del Barocco.

Floremus, la bella musica antica  Capolavori del Quattro-Cinquecento  Rinascimento in note a Firenze

Floremus, la bella musica antica Capolavori del Quattro-Cinquecento Rinascimento in note a Firenze

La culla del Rinascimento e l’arte dei suoni. Come ogni anno, torna nella città che più di ogni altra ha influito sulla cultura di quel tempo "FloReMus-Rinascimento musicale a Firenze", festival organizzato dall’Homme Armé e dedicato alla musica del Quattro e Cinquecento. Un repertorio raro, complesso e affascinante, esplorato con passione e competenza, proposto a un pubblico di appassionati e curiosi, italiani e stranieri. Il cartellone della settima edizione prende il via venerdì 1° settembre e alterna per due settimane manifestazioni che, con taglio diverso, si pongono l’obiettivo di divulgare musiche e temi poco noti ma di grande attualità.

In tutto dieci concerti, due laboratori, sette conversazioni e una proiezione cinematografica. I quattro eventi serali (ore 21.15) si svolgono in luoghi rinascimentali (Museo del Novecento, Museo di San Marco, Auditorium di Santa Apollonia) nell’intento di stabilire un’interazione fra la musica e l’ambiente che la ospita, perché lo spettatore fruisca in contemporanea di prodotti artistici che nacquero insieme, se non addirittura in simbiosi. Protagonisti gruppi di livello europeo: l’Ensemble Dramatodia di Alberto Allegrezza (2 settembre), il trio Baviera-Allegrezza-Vannelli (7 settembre), l’ensemble L’Homme Armé (che festeggia 40 anni) diretto da Fabio Lombardo (10 settembre), il liutista Bor Zuljan (13 settembre).

I programmi indagano la Babilonia europea delle tradizioni e dei linguaggi, rievocano personaggi illustri, restituiscono le molteplici rielaborazioni delle melodie popolari e indagano la prassi improvvisativa connessa alla magia.

Programmati all’ora dell’aperitivo nei dintorni di Firenze sono i sei "Concerts à boire", spazio speciale per presentare giovani musicisti italiani che cominciano a farsi strada in un ambito sconosciuto ai più. Sviluppando l’impostazione originaria del festival che mira a intrecciare la musica con la cultura dell’epoca, i concerti saranno affiancati da conversazioni con specialisti sulle connessioni tra musica e cultura. E infine, il 12 settembre alle 18 al cinema Astra in piazza Beccaria sarà proiettato "Il Padrone delle Note-Josquin Desprez", scritto e diretto da Marco Zarrelli in collaborazione con Fondazione Stensen. Il documentario celebra il 500° anniversario della morte di Josquin Desprez (1451-1521), compositore che ha segnato musicalmente il Rinascimento.

I biglietti si acquistano nei luoghi dei concerti un’ora prima dello spettacolo. Consigliata la prenotazione su https:hommearme.it

Chiara Caselli