"Quel tassista mi ha minacciato di morte"

Il racconto della canadese dopo l’aggressione: "Mi ha anche detto ’stupida americana, sono talebano, ricordati le Torri gemelle’"

Un fermo immagine del video di denuncia

Un fermo immagine del video di denuncia

Firenze, 18 gennaio 2022 - "Sono un talebano, ricorda cosa abbiamo fatto con le torri gemelle. Stupida americana, se dici qualcosa alla polizia ucciderò te e la tua famiglia". Assumono toni allucinanti i contorni dello scontro – poche notti fa, in via Tornabuoni – tra il tassista di 52 anni e la 32enne canadese (non americana...) studentessa in arte orafa. Il tassista s’è difeso, sabato. "Mi scuso, però sono io ad essere stato aggredito" ha detto distillando la sua verità. Adesso parla lei. Non si fa riprendere, né vedere. E’ in una stanza dello studio legale vicina a quella dove i suoi avvocati hanno convocata la stampa. Racconta e risponde in inglese, vicino ha un traduttore. Fa annunciare ai legali che ha maturato una decisione clamorosa: lasciare Firenze. "Non si sente più sicura. E’ una persona integrata, sta facendo un percorso di studi. Invece ora è ben decisa a lasciare la nostra città". Ecco il racconto della studentessa, in ordine cronometrico. E in un crescendo drammatico. "Chiamo il taxi 4242 in via Tornabuoni dico che sono di fronte al negozio Valentino. Non lo vedo. Richiamo: ’Sta arrivando’. Salgo, vedo 12 euro sul tassametro, non capisco. Gli chiedo di resettare. Mi risponde no, che l’aspettavo al 19 rosso, anziché al 19". Perché la discussione prende una brutta piega? "Lui rifiuta di resettare il tassametro, io rifiuto la corsa. Chiedo un altro taxi. Ma lui parte, allora ho paura e gli chiedo di fermarsi. ’Fermo, voglio scendere’. Do un colpo su divisorio, anche lui dà un colpo voltandosi indietro, mi spavento di più, un minuto e apro la portiera. Esco. Esce anche lui, faccio per allontanarmi, lui mi segue, comincia a colpirmi". Non riesce ad allontanarsi? "Cerco di scappare, giro intorno alla macchina, ma lui mi insegue, tira calci. Ne prendo uno al ginocchio e cado. Tento di proteggermi la faccia, temo il peggio. In questo momento comincio a urlare, per attirare le persone, ne arrivano alcune, le sento, sono più vicine, qualcuno prova a separarci". Si rimette in piedi e sente la minaccia del ’talebano’ che ricorda l’attentato alle Torri. "Dice che sono un’americana viziata. Però riesco a prendere il cellulare, a riprendere il taxi, la targa. Arrivano due ragazzi, ma non riescono a tenerlo a freno. Penso a urlare per attirare gente e prendo uno schiaffo violentissimo, perdo un orecchino". Il tassista sostiene tra l’altro di essere stato preso a sputi "L’aspetto principale che voglio evidenziare è che io sto cercando di difendermi, per puro istinto di sopravvivenza. Non saprei dire se l’ho fatto...". Come sta? "Sento la testa pulsare ed è come se mi trovassi sott’acqua". "Mi vergogno da uomo e da fiorentino – dice l’avvocato Alfano – gli interventi e la vicinanza del sindaco Nardella e dell’assessore Albanese ci sono, ma con le querele reciproche l’amministrazione si porrà in modo neutro". In serata la Francesco Artusa presidente di Sistema Trasporti, l’associazione per il trasporto privato di Ncc auto e bus turistici, in continuo braccio di ferro col sistema taxi, ha annunciato un nuovo esposto in Comune sui casi di violenza che hanno visto protagonisti i taxi cittadini. "E’ solo l’ultimo di una lunga serie. Probabilmente non si sarebbero verificati senza quella sensazione di protezione a prescindere da parte della pubblica amministrazione", dice Artusa.  

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro