La pelletteria vola alto: "Qualità, arma vincente"

Hugo Boss ha lasciato il territorio, che continua però a puntare sull’eccellenza Baccani, presidente dell’Alta Scuola: "Chi ha delocalizzato, poi è tornato"

L’imprenditore Franco Baccani presiede l’Alta Scuola di pelletteria

L’imprenditore Franco Baccani presiede l’Alta Scuola di pelletteria

Firenze, 22 febbraio 2022 - La formazione è l’arma ‘segreta’ del distretto della pelletteria. Un distretto che funziona secondo e che non deve temere l’abbandono di marchi che fanno scelte diverse. Dopo l’annuncio di Hugo Boss di lasciare Scandicci chiudendo il suo centro di stile, la riflessione è aperta. E oltre la produzione sono gli stessi imprenditori a ritenere vincente la scelta di puntare su centri di eccellenza per mantenere viva la filiera. Nelle scuole del territorio che nascono i nuovi operatori, diplomati e assunti con una percentuale vicina al 100%. La prima nata è stata l’Alta scuola di Pelletteria. Il presidente è Franco Baccani: imprenditore, in passato responsabile di Confindustria, adesso ‘preside’ di questo centro formativo che ogni anno prepara circa 1.000 nuovi addetti. "In passato – ha detto Baccani – il valore del Made in Italy ha già rischiato di essere sminuito per giustificare scelte che niente avevano a che fare con la qualità, come portare le produzioni in Paesi dove il costo della manodopera è decisamente molto basso. Per fortuna il tempo è stato garante, ne abbiamo avuto la prova con il fenomeno di ’reshoring’ (rientro a casa delle aziende che in precedenza hanno delocalizzato) che ha riguardato proprio il nostro territorio". 

Ma come si protegge la filiera? "Se Hugo Boss non ha colto le opportunità che derivano dal restare su questo territorio – ha aggiunto Baccani – probabilmente è per scelte aziendali che non dipendono dall’alta qualità. Il nostro distretto è sempre stato dinamico, pronto a rispondere alle esigenze del mercato senza mai perdere la qualità, la competitività e la tradizione che lo caratterizzano. La mia attenzione va a tutte quelle imprese artigiane in particolare del nostro distretto che hanno saputo costruire una filiera unica, un’eccellenza produttiva invidiata da tutti. L’Alta Scuola di Pelletteria Italiana consente ogni anno a centinaia di persone di formarsi, tramandando così il know how della pelletteria di qualità. Che poi fa la differenza e consente di crescere". 

Prima del 2017, ogni anno c’erano 265 studenti in media, con un tasso di collocazione pari al 79%. Nell’ultimo triennio in forza di un potenziamento effettivo dei corsi, sono stati formati 891 studenti e la media di occupazione è stata del 92%. La scuola ha fatto dell’etica un punto d’orgoglio, con iniziative che hanno nobilitato la sua attività. La prima è aver creato percorsi di formazione per i diversamente abili, la seconda è la ‘regia’ tecnica di un progetto pensato da Burberry’s e coordinato dall’Alta Scuola con la comunità di San Patrignano.  

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