La Fiorentina vuole dribblare il ricorso. "No alle minacce, ma il Viola Park si farà"

La nota della società: "Un progetto nato 18 mesi fa, leggi rispettate". Italia Nostra ribatte: "Campagna diffamatoria contro di noi"

Rocco Commisso e Joe Barone (foto Germogli)

Rocco Commisso e Joe Barone (foto Germogli)

Firenze, 13 marzo 2021 - Uno sfogo. Fermo e deciso. Nel condannare le minacce, ma anche nel rivendicare la centralità del progetto di Bagno a Ripoli e una situazione "imprevedibile e incredibile". "La Fiorentina ha appreso, con profondo rammarico, la notizia del ricorso, con richiesta cautelare sospensiva, da parte di Italia Nostra al Presidente della Repubblica per bloccare i lavori del Viola Park", esordisce, in una nota, la società viola. "Il Club è rimasto incredulo e scioccato anche perché abbiamo intrapreso questo percorso dedicando persone e risorse economiche più di 18 mesi fa. Sono state seguite tutte le regole e tutte le indicazioni che sono state seganalate a partire da quelle della Soprintendenza. Come sottolineato anche dal sindaco Casini, il procedimento per l’approvazione ha richiesto quasi 4 mesi invece che i canonici 60 giorni. E adesso, dopo aver ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie, dopo aver acquistato i terreni, individuato le aziende locali da coinvolgere, già versato quanto necessario e richiesto dal Comune di Bagno a Ripoli, ora che è stato dato il via a questo progetto così importante in Italia, ora vogliono bloccare tutto".

La Fiorentina pensa al futuro sportivo ma anche al presente economico, considerato che l’investimento "permetterà anche di generare numerosi posti di lavoro in un momento così difficile per tutte le persone e le famiglie in Italia e per l’economia mondiale in generale". E ha salutato positivamente il cordone sorto intorno a lei "da gran parte delle Istituzioni dello Sport e del Calcio ma anche quelle politiche, Locali e Nazionali e soprattutto dal Popolo Viola, al nostro fianco anche in questa situazione e che deve sempre e da tutti essere rispettato". "Ovviamente - conclude la Fiorentina - tutto deve sempre avvenire seguendo attentamente le Leggi. Il Club ha la massima fiducia che gli Enti e gli Organismi preposti dimostreranno la bontà dell’Iter che è stato seguito per la realizzazione del progetto e occorre mantenere la calma. I tifosi della Fiorentina sanno perfettamente cosa vuol dire il rispetto e l’educazione e non sarà mai con la violenza o le minacce che si potrà pensare di ottenere qualcosa".

Il presidente di Italia Nostra, il prof Leonardo Rombai, ha denunciato telefonate e messaggi intimidatori. "A mia figlia, che non c’entra niente con l’associazione, è stato detto: sappiamo dove parcheggi la macchina. E infatti ci ha trovato una fascia viola intorno", dice Rombai.

«Il nostro ricorso è un’azione legale prevista dell’ordinamento vigente e rientra nelle possibilità date dalla legislazione vigente di opporsi ad atti amministrativi, cosa che dovrebbero ben sapere gli amministratori che li producono. Il ricorso è un atto fatto alla luce del sole, dove sono espressamente indicati i dati di chi si oppone e i motivi dell’opposizione. Come ha dimostrato la recente vicenda dello Stadio Franchi, le ragioni da noi sostenute, per le quali siamo stati a lungo oggetto di attacchi, non solo hanno trovato sempre più consensi e sostenitori autorevoli, ma hanno anche impedito che l’azione e gli atti di chi abbiamo contrastato ci facessero ricoprire di ridicolo a livello internazionale. Pensando anche ai tanti messaggi di apprezzamento della nostra azione (tra cui quello di Cittadinanza Attiva, unici ad aver votato no alle varianti al consiglio di Bagno a Ripoli, ndr), ribadiamo - conclude - che le minacce e le offese non ci impediranno affatto di continuare ad agire e a combattere per le cose in cui crediamo".

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