
di Barbara Berti
"Uno spettacolo per adulti che piace anche ai bimbi".
Parola di Riccardo Giannini che firma la regia di "La grammatica della fantasia", produzione MagnoProg, in programma oggi, domani a Villa Gerini di Sesto Fiorentino, nell’ambito di "Intrecci d’estate", il festival promosso da Nexus Studio. In scena Antonio Lanza e Maria Rita Scibetta, costumi di Niccolò Gabbrielli, luci Nicola Magnini, suoni di Marco Fallani, scene Gianni Calosi, accompagnamento musicale Federico Pacini.
Giannini, lei quanta fantasia ha?
"Tantissima, lavoro di pancia. Sono un creativo istintivo e cerco di trasmettere le emozioni di un testo attraverso gli attori, le scenografie, le luci, tutti i minimi dettagli. Per questo sono molto pignolo".
Come il protagonista de ‘La grammatica della fantasia’? "No, io sono un ‘fantasioso Pignoletti’, lui è soltanto il signor Pignoletti. Il testo dello spettacolo è scritto dai fratelli Baglioni, Lorenzo e Michele. Anche se il titolo è preso in prestito dall’opera di Gianni Rodari, il racconto va tutto in un’altra direzione. Il protagonista è, appunto, il Signor Pignoletti che lavora in una ditta di vocabolari che però al giorno d’oggi non si usano più tanto. Così il datore di lavoro propone ai dipendenti di scrivere favole. Ma Pignoletti è un uomo preciso, razionale e senza fantasia. Grazie al rapporto con la governante, Margherita, donna libera di mente, Pignoletti riuscirà a tirar fuori una parte di sé che non conosceva".
Stavolta una commedia, quando il prossimo musical?
"Difficile dirlo di questi tempi: i musical richiedono un gran dispendio di energie e presenze sul palco. Fare una rappresentazione per pochi intimi, viste le restrizioni in atto a causa della pandemia, non è facile. Sicuramente, però, a settembre riprenderanno le rappresentazioni di ‘Hair’ e ‘Ti metto in attesa’".