Fase 2 in bici, i fiorentini ci credono

Per dipanare la matassa complicatissima della mobilità, le amministrazioni puntano con sempre maggiore decisione sulla mobilità ciclabile e molti fiorentini tirano fuori la bici dalla cantina

Lorenzo, della Filofficina di Firenze

Lorenzo, della Filofficina di Firenze

Firenze, 18 maggio 2020 - Bici, bici e ancora bici: nella Fase 2 la sorella povera dei mezzi di spostamento si appresta a vivere un boom in gran parte inatteso. Ottima, soprattutto in città come Firenze,  la bicicletta potrà contare anche sugli incentivi governativi, elargiti sotto forma di bonus. Al beneficio potranno accedere i maggiorenni residenti in Comuni al di sopra dei 50 mila abitanti: tetto massimo è 500 euro, copre in ogni caso il 60% della spesa sostenuta per l’acquisto di bici, monopattini, monoruota, normali o elettrici.  La validità del buono parte dal 4 maggio (quindi retroattivo) e fino al 31 dicembre 2020.

Ma cosa pensano i biciclettai di questa nuova fase? Lo abbiamo chiesto a Lorenzo, della Filofficina di Firenze.

"E' una cosa che fa molto piacere, anche perché Firenze è una città che, per condizioni climatiche e orografiche, è praticamente perfetta per la ciclabilità. Certo, servirebbero più piste ciclabili. E ci vorrebbe un po' di sicurezza in più: non si può infatti dire alle persone di investire nell'acquisto di una bicicletta e poi magari la parcheggiano la sera sotto casa e la mattina dopo non la ritrovano. Poi ci vorrebbe una maggiore attenzione da parte di tutti coloro che usano la strada: motociclisti, automobilisti, autisti dei mezzi pubblici. Bisogna avere più attenzione alla convivenza, rispettandosi reciprocamente. Questo aiuterebbe tutti, e soprattutto i pedoni e i ciclisti che sono i più fragili", dice.

Da quando siete tornati operativi? "Da un paio di settimane. Ovviamente solo con le riparazioni. Il noleggio è fermo perché non lo posso fare e poi non ci sono clienti. Si lavora per quelle persone che hanno tenuto la bicicletta ferma e  che ora riprendono a riutilizzarla per lavoro, spostamenti vari o sport".

Come vanno gli affari? "Eravamo stati bloccati, come tutti. Ma in questi giorni è rientrato gran parte del lavoro arretrato e c'è diverse biciclette in coda. Ci siamo riposati ma ora  si sta facendo dei turni più lunghi per riuscire ad evadere le richieste in tempi rapidi".

Cosa chiedono i clienti? "Rimettere in ordine le bici. Abbiamo fortunatamente molti nuovi clienti, persone che solitamente per spostarsi usavano la macchina o il bus o la tranvia e che ora rimettono mano alle biciclette che magari hanno tenuto per anni ferme in cantina". Cosa ti aspetti per il futuro? "Aspettiamo tempi migliori, certo. Come ti dicevo il noleggio è fermo perché i turisti non ci sono e chissà quando torneranno. qeuinbdi quella parte di fatturato non arriverà a breve. Ma in generale le idee son positive".

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