ROSSELLA CONTE
Cronaca

Escalation di spaccate e violenze. Comitati e commercianti uniti:: "Vogliamo le ronde dei militari"

Nuovi colpi in centro, cittadini esasperati: "Presto faremo una protesta di cui parlerà tutta Italia"

Escalation di spaccate e violenze. Comitati e commercianti uniti:: "Vogliamo le ronde dei militari"
Escalation di spaccate e violenze. Comitati e commercianti uniti:: "Vogliamo le ronde dei militari"

Chiedono ronde di militari dalle 19 alle 7 i comitati di residenti e commercianti fiorentini che si sono riuniti ieri per dire a gran voce stop all’ondata di aggressioni, furti e spaccate.

Un presidio capillare di uomini in divisa a piedi e non misure di sicurezza come inferriate, allarmi e porte blindate, come proposto nel corso del Cosp di mercoledì, che "non possono essere la soluzione ma un supporto alla soluzione".

È quanto chiederanno i comitati che hanno aderito in un doppio modo: con una petizione che consegneranno al prefetto Francesca Ferrandino nel corso di un incontro in programma venerdì 24 novembre e con una manifestazione "di cui parlerà tutta Italia" promettono i promotori che chiamano a raccolta tutti i residenti e i commercianti che hanno a cuore la città.

"Poliziotti, carabinieri e vigili devono scendere in piazza con noi perché anche loro hanno mogli e figli" tuona una delle partecipanti all’assemblea che ha coinvolto quasi cento persone.

"Vogliamo le ronde dell’esercito nelle nostre strade. Liberiamo le caserme. Non il passaggio occasionale o il pattugliamento con una macchina, non servirebbe a nulla" non usa mezzi termini il presidente dell’associazione Borgo Ognissanti Fabrizio Carabba. Che aggiunge: "Sia chiaro: non vogliamo più sentire le parole "Ci stiamo lavorando". Le persone si stanno organizzando per l’autodifesa - prosegue Carabba -. Se non piace la parola ’ronda’ chiamiamoli pure passaggi a piedi, ma è quello che vogliamo".

Stefano Decina, presidente del ccn piazza Dalmazia, racconta delle bande di ragazzini che aggrediscono anziani, bambini, residenti. "Abbiamo fatto un esposto, ci abbiamo messo la faccia e poco dopo ci hanno fatto trovare una testa di capra sgozzata. Una minaccia chiara" non usa mezzi termini. Maniere forti e norme più severe è quello che chiede l’assemblea di cittadini. Dal comitato Cittadini attivi San Jacopino e dal ccn Borgo La Croce arriva una frecciatina alla prefetta Ferrandino: "Alle nostre richieste di incontro nessuna risposta. Perché finora non ci ha mai ascoltato?" dice il presidente Simone Gianfaldoni. Dal comitato piazza Leopoldo prende la parola uno dei portavoce che fa parte della guardia della finanza: "Dovete chiedere leggi che ci aiutino a fare il nostro lavoro".

Alla riunione hanno partecipato i comitati di diverse zone della città, a testimonianza che si tratta di un problema comune.

C’era il comitato Parterre, l’associazione I Sopravvissuti del San Lorenzo, Insieme per San Lorenzo, l’ex Teatro Comunale, l’associazione Leopolda Viva, piazza San Marco e il centro commerciale via Guicciardini. "Non vogliamo più sentire ’Ci stiamo lavorando’ - concludono - ora pretendiamo fatti".

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