
Il Mugello è sempre più alla ribalta nel settore agricolo. Sempre più votato al biologico, con continui riconoscimenti per i suoi prodotti di punta, ecco ora un progetto nazionale per il settore zootecnico. Si chiama progetto Vistock, promosso dal Dagri dell’UniFi ed è stato avviato e sperimentato in due aziende mugellane, la ’Valdastra’ di Adriano Borgioli a Borgo San Lorenzo e Sasso Agricomes di Marradi. Entrambe allevano centinaia di capi bovini di razza limousine: pascoli di montagna per Agricomes, i pascoli in pianura per Borgioli. Ed è qui che si è sperimentato un innovativo sistema di controllo delle mandrie. Collare elettronico, gps, App, uso di droni: un’innovativa tecnologia non solo per sapere dove si trova ciascun bovino, ma soprattutto per tenerlo all’interno di un recinto virtuale. Basta coi recinti elettrificati: il collare avverte l’animale che sta uscendo dal perimetro consentito, prima con emissioni sonore, e poi con una piccola scossa. E pare che presto mucche e vitelli imparino a tornare sui propri passi quando sentono il suono. Non solo: il sistema tiene sotto controllo i pascoli, la crescita dell’erba, lo stato degli animali. E Gessica Barzagli dell’Agricomes così come Adriano Borgioli hanno parlato molto bene di questa sperimentazione.
Paolo Guidotti