Elezioni regionali, Ceccardi: "Riscossa della Toscana, Firenze decisiva"

La candidata presidente della Regione per il centrodestra: "Sarò il direttore d’orchestra che armonizza tutti i territori" .

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Ieri in Mugello, spesso a passaggiare in piazza Duomo, sotto palazzo Sacrati Strozzi, sul Ponte Vecchio e in Oltrarno. Susanna Ceccardi, candidata per il centrodestra a presidente della Regione, lavora per una Toscana dal cuore pulsante a Firenze che abbraccia tutti i territori senza figli e figliastri.

Domenica scorsa alla Versiliana ha parlato di una Toscana solo a una velocità.

"Con l’immobilismo e l’inefficienza degli ultimi dieci anni di Rossi abbiamo perso terreno in Italia ed Europa. Anche Firenze ha subito una seria battuta di arresto. Adesso la Toscana non viaggia neppure più a due velocità, ma a un’unica lentezza. Rossi, Renzi ed il Pd ci hanno consegnato tasse più alte, servizi pubblici più carenti e nessuna nuova infrastruttura. Dopo decenni di governo regionale il centrosinistra si è seduto, e quel che è peggio è che ha costretto a sedersi anche alla Toscana. Dare una nuova guida alla Regione non è solo un fatto di alternanza, ma anche inevitabile per un cambio di passo che porti beneficio a Firenze e agli altri 272 comuni toscani".

Quindi tutti i territori hanno lo stesso valore, tutti di serie A?

"Tutti i territori meritano la stessa attenzione. La Toscana dei campanili non è un difetto: è un valore. Chi amministra la Regione ha il compito di mettere a sistema queste peculiarità. È necessaria una visione strategica di tutto il territorio regionale ed in primis del suo capoluogo. Sarò come un direttore d’orchestra che cerca di dare armonia a tutti i diversi strumenti.

Sinergia aeroportuale Firenze-Pisa. Come fare?

"A noi interessa che in Toscana arrivino più turisti e che da un flusso di 8 milioni di persone si arrivi a oltre 12 milioni. Lo sviluppo è un nostro obiettivo: ma sia Firenze che Pisa hanno dei limiti strutturali. Da oltre trenta anni chi ci governa promette l’ampliamento di Peretola: ma non è stata trovata quell’armonia tra privati, amministrazioni locali e Regione. Il risultato è che gli abitanti di Brozzi, Quaracchi e Peretola sono ancora costretti a convivere con l’inquinamento. E non certo per colpa del centrodestra. Noi metteremo tutti ad un tavolo e saremo di supporto a Toscana Aeroporti per una soluzione sostenibile a prova di tribunali e ministeri".

Questione stadio.

"La Fiorentina deve avere uno stadio all’avanguardia, per il prestigio della città e per la passione dei tifosi che devono godersi lo spettacolo in uno stadio sicuro, comodo ed efficiente. Non possiamo far fuggire da Firenze un investitore come Rocco Commisso. La Lega su mia indicazione ha già presentato due emendamenti al “semplificazione”, entrambi già valutati positivamente circa l’ammissibilità per la ristrutturazione dello stadio Franchi. Ma se l’ammodernamento non dovesse essere percorribile, si valutino le alternative, senza dispute tra amministrazioni comunali.

Trasporto pubblico locale. Addio ai gestori locali storici. Lei propone un ribaltone per la gara affidata ai francesi. Come?

"Il trasporto pubblico locale è un servizio essenziale. Le nuove misure anti-covid annullano di fatto i presupposti tecnici ed economici su cui è basata questa gara. Sarebbe stato quantomeno doveroso da parte di Rossi procrastinare lo switch gestionale di almeno un anno. Ed invece ci troviamo alle prese con un’indagine in corso per turbativa d’asta. Il parco mezzi ha un’età media di 12 anni e l’unica cosa che si è compiutamente realizzata è stato l’aumento dei biglietti. Da governatore, mi prenderò la responsabilità di sospendere l’aggiudicazione ai francesi".

Tav a Firenze. E’ per il sì al tunnel sotterraneo.

"Di nodo Tav a Firenze si parlava nelle campagne per le amministrative del 2009 e per le regionali del 2010. Nel frattempo ci sono cantieri bloccati da anni. Serve un tavolo permanente con RFI, Ministero e Comune di Firenze per trovare una soluzione velocemente, senza buttar via il bambino con l’acqua sporca e possibilmente cercando di salvaguardare quanto si è fatto finora. Firenze è uno snodo fondamentale. Togliendo l’alta velocità dalla stazione di S.M.Novella non risparmiamo solo qualche minuto di percorrenza ma decongestioniamo i binari dedicati al trasporto dei pendolari toscani.

Firenze in crisi.

"C’è un’emergenza da affrontare. Quella di una città d’arte e di cultura che con il crollo del turismo sta toccando con mano la fragilità di un intero sistema basato quasi unicamente sul turismo".

Il commercio è in ginocchio.

"Io sono profondamente angosciata per la situazione delle attività commerciali, che stanno chiudendo e per il futuro di migliaia di imprenditori, lavoratori, famiglie".

Cosa può fare la Regione?

"Molto più di quel che non si creda. Pensate solo ai contributi a fondo perduto. Dal Veneto sono arrivati 110milioni, dal Piemonte 88 e dall’Emilia Romagna 45. Noi siamo fermi ai 5,6 milioni per chi assume a tempo indeterminato. Ma anche i prossimi bandi regionali pongono l’assurda condizione di non aver licenziato e di impegnarsi a non farlo (andranno solo a chi già sta superando indenne la crisi...). E non è che un esempio. Il bonus a sostegno degli alberghi, varato dal Piemonte, o il piano ‘Umbria, bella e sicura’, hanno dimostrato un’efficacia che sta nei dati. Si potrebbe avere un approccio simile, molto concreto, e non ideologico, anche da noi in Toscana".

 

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