Eduscopio.it, online l’edizione 2023. Università e lavoro: le scuole dove ci si prepara meglio

Medaglia d’oro per il classico Michelangiolo e per l’Itis Meucci. Il portale, gratuito, aiuta i ragazzi e le loro famiglie a scegliere il percorso di studio superiore più adatto alle proprie esigenze

Ragazzi che vanno a scuola

Ragazzi che vanno a scuola

Firenze, 21 novembre 2023 - Una bussola per scegliere gli studi superiori in modo attento e consapevole. Da oggi è online la nuova edizione 2023 di Eduscopio.it della Fondazione Agnelli ( www.eduscopio.it ), con dati aggiornati sulle scuole secondarie di secondo grado, grazie ai quali capire quali di esse meglio preparano agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma, città per città, indirizzo di studio per indirizzo di studio.

Il portale - nato nel 2014 e gratuito - si propone di aiutare gli studenti e le loro famiglie nella scelta del percorso di studi dopo la terza media. Dalla nascita a oggi circa 2,8 milioni di utenti unici hanno visitato Eduscopio.it, consultando oltre 13,3 milioni di pagine.

Eduscopio consente agli studenti e alle studentesse alla fine della scuola media di comparare le scuole dell’indirizzo di studio secondario che interessa nell’area dove risiedono, sulla base di come queste preparano per l’università o per il mondo del lavoro dopo il diploma.

Per la nuova edizione di Eduscopio, il gruppo di lavoro della Fondazione Agnelli, coordinato da Martino Bernardi, ha analizzato i dati di 1.326.000 diplomati italiani di 7.850 scuole, in tre successivi anni scolastici (a.s. 2017/2018, 2018/2019, 2019/2020).

Per quanto riguarda Firenze, ecco una serie di conferme, con il classico Michelangiolo in vetta per quanto riguarda le scuole che meglio preparano all’Università e l’Itis Meucci come miglior lasciapassare verso il lavoro.

Ma vediamo adesso più nei dettagli.

È di 84,8 è il voto medio di Maturità degli studenti del Michelangiolo che poi vanno all’Università. Solo il 6% degli iscritti al prestigioso istituto di via della Colonna non prosegue gli sudi. Gli altri lo fanno e, per il 23,9%, prediligono le aree scientifiche, seguite da quelle giuridico-politiche. Il Michelangiolo vince per il suo indice Fga, pari a 74,14. Ma di cosa si tratta? È un parametro che prende in esame la velocità nel percorso di studi (percentuale di crediti universitari ottenuti) e la qualità negli apprendimenti (media dei voti agli esami). Chi ha studiato al Michelangiolo ottiene, all’Università, una media dei voti pari a 27,57, di poco superiore a quella dei diplomati al Galileo (27,37). Al secondo posto l’Alberti-Dante, che raggiunge un indice Fga di 68,27. Terza posizione per l’educandato della Santissima Annunziata.

Per quanto riguarda le Scienze Umane, ancora una volta in vetta troviamo il Machiavelli, seguito a ruota dal Pascoli e dall’Agnoletti. Il Machiavelli vince anche la ‘sfida’ tra i linguistici, surclassando il Pascoli. Medaglia di bronzo per il Russell-Newton, che è invece primo per l’Economico-Sociale.

Per i ragazzi attualmente all’ultimo anno della secondaria di primo grado, che non pensano al momento di proseguire con l’Università, si conferma un’ottima scelta l’Itis Meucci, che si piazza al primo posto per quanto riguarda il tecnico-tecnologico. L’istituto raggiunge un indice di occupazione dei diplomati pari al 74,51, superando così l’Itis Da Vinci (68,71) ed il Cellini-Tornabuoni (55,77).

Nello specifico, si tratta della percentuale degli occupati (coloro che hanno lavorato almeno 6 mesi entro i primi due anni dal conseguimento dal diploma), su coloro che non si sono immatricolati all’Università. Se però guardiamo la percentuale di diplomati che, a due anni dal diploma, lavorano e che hanno una qualifica professionale perfettamente in linea con il titolo di studio conseguito, allora il miglior piazzamento lo ottiene il Gobetti-Volta, seguito dal Da Vinci. Terzo il Meucci.

Guardando il tecnico-economico, in base ad Eduscopio il tasso più alto di occupazione dei suoi diplomati lo ottiene il Cavour-Pacinotti, istituto paritario. A seguire troviamo il Russell-Newton e poi il Salvemini-Duca d’Aosta.

E il professionale? L’alberghiero Saffi batte il Buontalenti come percentuale degli occupati ed anche come percentuale di diplomati che trovano lavoro in linea coi propri studi. Per il settore professionale industria e artigianato medaglia d’oro per l’Itis Leonardo Da Vinci.

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