REDAZIONE FIRENZE

"E’ il miglior marrone del mondo, non va perso"

Il professor Bellini, docente universitario e marradese: "La peculiarità del nostro terreno fa la differenza"

A Marradi non c’è solo l’Ortofrutticola del Mugello, ’fabbrica dei marroni’. Esiste da anni anche il Centro studi e documentazione sul castagno. L’ha fondato un marradese, il professor Elvio Bellini, 87 anni, docente di Arboricoltura generale e Coltivazioni Arboree all’Università di Firenze, uno dei massimi esperti mondiali di castanicoltura. E’ altra prova, significativa, di quanto l’attività dell’Ortofrutticola sia strettamente legata con la natura e la storia del territorio dell’Alto Mugello.

"Però – dice il professor Bellini – temevo da tempo una cosa del genere. Perché la proprietà, anche quella precedente, non era in gran sintonia con la nostra realtà produttiva. E invece questo dovrebbe essere. Perché abbiamo un frutto di grandissima qualità". Il Marrone del Mugello, e in particolare quello di Marradi, è il migliore del mondo, parola di un super esperto di castanicoltura. "Anche i grandi tecnici mondiali del settore, che hanno fatto screening sui genotipi, lo confermano – ribadisce –; è sempre Castanea sativa, la pianta del castagno, non c’è differenza genetica, ma è il terreno, la nostra roccia a dargli qualche elemento minerale in più".

Bellini continua: "Non è un caso che questo marrone abbia ottenuto una delle prime Igp a livello europeo: è stato riconosciuto come un’eccellenza. E’ sempre dolce, di pezzatura omogenea, la pelatura è fantastica, non ci sono problemi di spaccatura della polpa, e per questo è tra i migliori e più adatti per la glassatura e la canditura. Quando a miei colleghi all’estero, che di castagne se ne intendono, ho regalato la nostra farina di castagne mi hanno sempre detto: ‘Non abbiamo mai assaggiato una farina migliore di questa’".

Secondo Bellini, la crisi dell’Ortofrutticola potrebbe portare perfino frutti positivi. "Occorre trovare l’antidoto, così come lo abbiamo trovato per l’attacco del parassita cinipide alle nostre marronete. I castanicoltori locali devono mettersi insieme, e sarebbe giusto che Marradi si riprendesse la sua fabbrica. Il prodotto dei nostri boschi sarebbe più che sufficiente e di altissima qualità, migliore di quello che negli ultimi anni in buona parte si trasformava qui, proveniente dalla zona di Avellino. Dico un’altra cosa: il marrone e la castagna non hanno glutine, e sono alimento adattissimo per i celiaci. E anche per i diabetici: sono caratteristiche queste che finora non sono state sfruttate sui mercati, ma che avrebbero grandi potenzialità". Il Centro Studi sul Castagno lo volevano in Piemonte, ma Bellini lo ha fatto nascere a Marradi: "Anche perché c’è l’Ortofrutticola. Acquirenti da tutto il mondo, australiani, cinesi, americani sono venuti qui. Se la fabbrica dei marroni chiudesse, sarebbe un duro colpo per il paese e per la castanicoltura toscana".

Paolo Guidotti