Due milioni e mezzo per le piscine. "Ma servono subito aiuti dal governo"

Il piano di efficientamento energetico del Comune farà risparmiare il 70% dei consumi. Lavori a gennaio. L’assessore Guccione: "Mondo dello sport in ginocchio". Grazie ai fondi europei il primo passo concreto

Una piscina

Una piscina

Il caro bollette sta mettendo in ginocchio anche le società sportive. Dopo aver lanciato un sos al governo, il sindaco Dario Nardella, fa un passo concreto per salvare le piscine, gli impianti maggiormente energivori, dovendo garantire il riscaldamento dell’acqua. "Ormai siamo in una situazione terribile per gli tutti impianti sportivi – dice il sindaco – Il governo faccia di tutto per scongiurare la chiusura di migliaia di impianti sportivi di tutte le discipline di tutte le nostre città, dalle piscine alle palestre, o rischiamo il blocco totale dello sport".

Erano stati anni difficili, con il Covid. Con i contributi, in qualche modo, e la ripresa delle attività a pieno regime, il momento peggiore sembrava ormai alle spalle. Poi è arrivata la stangata con il rincaro dei prezzi dell’energia.

Per le piscine fiorentine arriva un piano di efficientamento energetico: pannelli solari e fotovoltaici, centrali termiche e caldaie di ultima generazione, lampade a led. Con un investimento da due milioni e mezzo e di euro l’assessorato allo sport di Palazzo Vecchio rilancia non solo gli investimenti sull’energia pulita ma, soprattutto, conta di ridurre i consumi di corrente elettrica e gas per tagliare i costi di gestione degli impianti natatori, sempre più pesanti per i vertiginosi rincari di questi ultimi mesi.

Da dove arrivano i soldi? Anche i Comuni sono in difficoltà ma i fondi utilizzati in questo caso sono quelli europei del React-Eu dell’Unione Europea stanziati nell’ambito del ‘Pon Metro’ (il piano che usa risorse europee destinate alle Città metropolitane). I lavori partiranno a gennaio. "Abbiamo raccolto subito l’allarme dei gestori per il caro energia e diamo un supporto concreto per affrontare il problema in maniera strutturale – spiega l’assessore allo sport Cosimo Guccione – Nell’immediato, però, solo il governo può scongiurare la chiusura degli impianti. Lo strumento esiste: nel decreto aiuti possono essere inserite delle voci specifiche per sport e terzo settore".

Quattro le strutture interessate dal piano: la piscina ‘Nannini’ a Bellariva, le micropiscine Isolotto di via Bandinelli, Don Minzoni in piazza Cavalieri di Vittorio Veneto e Iti di via Caboto.

I tecnici del Comune interverranno su vari fronti. Si comincerà con l’isolamento termico delle strutture, sostituendo infissi e coibentazione. Per risparmiare arriveranno generatori di calore di nuova generazione, caratterizzati da elevate prestazioni energetiche. Inoltre saranno ottimizzati i consumi per il riscaldamento dell’acqua in vasca. Inoltre le lampade a led sostituiranno quelle esistenti a incandescenza e saranno installati sistemi solari e fotovoltaici. I rilevatori di presenza, infine, saranno in grado di spegnere automaticamente la luce negli spogliatoi e nei bagni.

"I benefici non saranno immediati, è una soluzione sul medio e lungo periodo – spiega Guccione – Ma nel tempo i gestori potranno risparmiare fino al 70% dei costi di gas e luce. Si tratta di una scelta che segue il percorso di riqualificazione degli impianti sportivi avviato dall’amministrazione comunale anche per diminuire sensibilmente le emissioni".

Ilaria Ulivelli

 

 

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