Morte Duccio Dini, "Amareggiati per la scarcerazione. Chi delinque via dalle case Erp"

L'assessore assessore al Welfare Sara Funaro sulla scarcerazione del rom

Duccio Dini, il 29enne ucciso in via Canova da un’auto coinvolta in un inseguimento

Duccio Dini, il 29enne ucciso in via Canova da un’auto coinvolta in un inseguimento

Firenze, 17 agosto 2018 - "Siamo veramente amareggiati per la notizia della scarcerazione di uno degli individui coinvolti nell'omicidio di Duccio Dini", il 29 travolto e ucciso lo scorso 10 giugno dalle auto coinvolte nell'inseguimento di via Canova. "Questa vicenda dimostra che il sistema penale italiano va rivisto, a partire dall'applicazione delle misure cautelari".

E' quanto sostiene Sara Funaro, assessore al Welfare del Comune di Firenze, a proposito della scarcerazione di una delle persone coinvolte in quella folle corsa. L'uomo uscito dal carcere di Sollicciano resterà agli arresti domiciliari, in una casa popolare. Su questo, aggiunge Funaro, "come Comune abbiamo le mani legate. Ma questo ci rende ancora piu' convinti della richiesta di riforma della legge per l'assegnazione delle case popolari presentata alla Regione Toscana. Perche' non e' sostenibile mantenere case di edilizia popolare pubblica a chi e' coinvolto in reati gravi contro le persone o contro il patrimonio". Il sindaco Dario Nardella, conclude l'assessore, "e' in costante contatto con la famiglia di Duccio e conferma l'intenzione del Comune di essere sempre al loro fianco anche con la richiesta di costituirsi parte civile nel processo che si dovra' tenere".

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