Coronavirus, due nuovi drive through della Difesa a Firenze e in Versilia

Sale così a quattro il numero dei presidi per l'esecuzione di tamponi per il Covid in Toscana con medici e infermieri della Marina Militare

Tamponi (foto Pianetafoto)

Tamponi (foto Pianetafoto)

Firenze, 16 novembre 2020 - Sono iniziate questa mattina le attività di due nuovi drive through della Difesa (Dtd) a Firenze e in Versilia (Lucca): sale così a quattro il numero dei presidi per l'esecuzione di tamponi per il Covid in Toscana con medici e infermieri della Marina Militare.

A Firenze, si spiega, la struttura è stata installata in via di San Salvi, mentre in Versilia presso l'Ospedale Versilia al Lido di Camaiore. Questi due Dtd si aggiungono agli altri già operativi a Pistoia in via Matteotti, all'Ospedale Vecchio, e ad Aulla (Massa Carrara), in piazza della Vittoria, per un totale di quattro strutture operative in Toscana nelle quali sono impegnati cmplessivamente quattro medici e sette infermieri della Marina Militare, coordinati dal responsabile d'area per la Toscana, il colonnello dell'esercito Guido Bussetta. Vi possono accedere, a bordo della propria auto, solo i cittadini prenotati dall'Asl, in collaborazione con i medici di famiglia, che sono stati a contatto stretto con persone risultate positive al Covid.

Il capitano di corvetta Simone Di Cianni, medico del Dtd di Firenze, spiega che "la Protezione civile ha montato le tende e da oggi siamo operativi per fare dai 40 ai 200 tamponi al giorno. La nostra particolarità è che facciamo tamponi alla fascia di età 0-19 anni". I pazienti a rischio Covid, continua Di Cianni, "prenotano sul sito internet il tampone con la prescrizione del medico, indicando la fascia oraria preferita, gli appuntamenti sono ogni tre minuti: questo ci consente di avere un'idea chiara di quante persone devono venire ogni giorno". Dopo il prelievo, i tamponi sono inviati al Meyer di Firenze che dà i risultati entro 24-48 ore. Nella struttura di Firenze, oltre al Capitano Di Cianni operano due infermieri e due operatori della Protezione civile per l'accettazione dei pazienti. (A

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