
Doppio Passo Dal sogno al ciak: "Vi racconto il calcio proletario"
Si intitola "Doppio passo" ed è il primo film dell’autore fiorentino Lorenzo Borghini che uscirà oggi nelle sale italiane, in contemporanea in sei regioni, per la distribuzione di Garden Film. La ‘prima’ toscana sarà, questo pomeriggio alle 18, al Cinema Grotta di Sesto Fiorentino: a presentare prima della proiezione l’opera, sostenuta da Toscana Film Commission, sarà lo stesso Borghini insieme a uno dei protagonisti, l’attore toscano Alessandro Calonaci (altro toscano del film è Bruno Santini). Nel cast figurano poi Giulio Beranek, Giordano De Plano, Bebo Storti e Fabrizio Ferracane, la sceneggiatura è dello stesso Borghini (che cura anche la regia) e di Fabrizio Calamini.
Borghini come è nata l’idea del film?
"L’idea, in realtà, ha una genesi lontana ed è nata da un aneddoto che mi ha raccontato un po’ di tempo fa mio padre. Venti anni fa lui si trovava allo stadio Armando Picchi di Livorno ed era rimasto molto colpito dal fatto che un tifoso, a un certo punto della partita, si era messo ad urlare ripetutamente a un giocatore in campo che non era utile, che non serviva a niente e che l’allenatore avrebbe dovuto sostituirlo. Queste frasi gli avevano fatto venire un’idea che poi non aveva mai concretizzato ma che mi aveva riferito nel 2019 dicendo che sarebbe stato interessante raccontare la storia di un giocatore arrivato a fine carriera e non più utile alla causa, per motivi anagrafici e fisici, cui viene dato il benservito dalla sua società. Ci ho riflettuto ed in effetti era una storia che mi sarebbe piaciuto raccontare, cosa che ho fatto in questo film".
Il film racconta il mondo del calcio ma non certo quello milionario, della massima serie e dei grandi ingaggi…
"No, è un po’ la storia di un proletario del calcio, non di un grande campione. Il protagonista, Claudio, interpretato da Giulio Beranek, è infatti lo storico capitano della Carrarese calcio. Per lui, dopo anni di permanenza in serie minori, le cose sembrano andare bene con la promozione della squadra in serie B e l’apertura di un ristorante, sognato da tempo, con la moglie. In realtà poi tutto precipita perché a Claudio non viene rinnovato il contratto per la sua età e questo è l’inizio della caduta, per lui, sia come calciatore che come uomo che lo trascinerà in un pericoloso vortice, mettendo in crisi anche il suo rigore morale e tutte le sue certezze".
Dove è girato "Doppio Passo"?
"Il film, dalla prima inquadratura all’ultima, è interamente girato in Toscana. Siamo stati due settimane a Carrara e sulla costa, a Prato dove fra l’altro alcune scene sono state girate all’interno del Museo Pecci, all’Interporto e allo stadio, ma anche a Firenze e a Pratolino".