Distanze ok, le mascherine no

Nel pomeriggio tanta gente sui lungarni e nei giardini ma pochi assembramenti. Ma il caldo spinge a liberarsi dalle protezioni

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Fiorentini ’bravini’ ma rimandati in qualche esame. Non a settembre, come si faceva una volta, ma più banalmente al prossimo fine settimana, il secondo con la morsa delle restrizioni allentante.

Ieri, primo sabato della Fase 2, non si sono registrati particolari resse – o assembramenti come si dice ora – e in generale la città ha risposto abbastanza bene agli appelli di governo e istituzioni locali (in soldoni ’uscite pure per una passeggiata, ma usate la testa’). Primi movimenti, un po’ di timidi, al mattino, poi, dopo pranzo – complice il bel sole – il sabato (non quello ’qualunque’ che cantava Sergio Caputo) è decollato. E allora tanta gente sui lungarni, Cellini in assoluto il più gettonato, nella zona di Santa Croce e in Borgo la Croce in Sant’Ambrogio, ai Ciompi e verso il Duomo.

E ancora ai giardini di Bellariva, sul lungarno dei Pioppi all’Isolotto, alle Cascine, al Campo di Marte. La voglia di gonfiarsi i polmoni d’aria e gli occhi di verde è tanta, era inevitabile dopo settimane di clausura.

Bravini, dicevamo, i fiorentini. Il distanziamento – anche se proprio di un metro no – è rispettato quasi da tutti.

Sfuggono magari i bambini, più difficili da controllare, che ai giardini danno gas e non li fermi più (come succede al parco intitolato a Caponnetto verso piazza Piave e lungo l’Arno alle Cascine). Tantissimi in bicicletta, mezzo che nelle ultime settimane gode di rinnovata popolarità tanto da far somigliare Firenze a un centro dell’Emilia Romagna. La città non è mai stata invece così fiorentina.

Zero stranieri, zero turisti italiani, la C strascicata torna a risuonare, come nell’Ottocento, al Ponte Vecchio e in piazza Signoria, zone diventate nei decenni ad uso e consumo freddi musei all’aperto ad uso e consumo di americani e giapponesi.

Le battute qua e là, si sprecano. "Oh bella, sei a fare un giro anche t’è?". "Sì ma non ti assembrare sennò poi ci tocca congiugerci". Serve anche un po’ di sarcasmo per uscirne fuori.

Capitolo mascherine. Qui arriva la prima bocciatura, non sonora ma quasi. Perché se è vero che quasi tutti se la portano dietro è altrettanto vero che troppo spesso (forse anche per colpa dei primi caldi che a metà giornata si sentono eccome) molti si ’dimenticano’ di alzarla a proteggere naso e bocca e la lasciano allacciata al collo. In quanti lo fanno? In tanti, troppi specialmente i più giovani.

Pochi anche i runner con la mascherina dietrro. In serata, tuttavia, il bilancio dei vigili urbani, come fanno sapere da Palazzo Vecchio, è molto positivo: regole rispettate, distanze giuste, nessuno pizzicato a giocare a pallone in nessuno spazio verde. Oggi, informa ancora il Comune, i controlli (potenziati rispetto al solito) continueranno.

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