É fissata per il 20 novembre la discussione del ricorso presentato dal Comune di Sesto contro Ato a proposito dell’indennità di disagio per la presenza sul proprio territorio della discarica di Case Passerini. Il tribunale ha disposto l’udienza su richiesta dell’amministrazione sestese che aveva fatto presente l’esigenza di poter definire lo stato dei rilevanti crediti che sarebbero dovuti a Sesto per questo capitolo, anche per poter agire con la predisposizione del bilancio comunale. La sentenza dovrebbe essere resa nota nei primi mesi dell’anno prossimo. Il dato emerge dalla risposta scritta data dall’Ufficio legale del Comune ad una interrogazione presentata dal capogruppo di Italia Viva Toccafondi che ne chiedeva lo stato dell’arte. Il Comune chiede il pagamento dell’indennità in virtù di accordi sottoscritti dal 2005: nell’agosto del 2005 era stato siglato un protocollo firmato da Sesto con il Comune di Campi, quello di Firenze, Ato e la Provincia e nel 2009 un accordo di programma in cui si riprendeva l’atto precedente.
Questi atti prevedevano, fino al 2018, ovvero fino all’entrata in vigore della nuova tariffa d’ambito, il versamento di una cifra pari a un milione e 650mila euro l’anno per Sesto e Campi con la parte preponderante (circa un milione e 300mila euro) destinata a Sesto e, dal 2019 in poi, per dieci anni, 650mila euro l’anno a Sesto e Campi, per la parte ciascuno spettante. Indennità che però non era stata versata interamente. Per questo l’amministrazione sestese aveva promosso, per il 2018 e 2019, un decreto ingiuntivo e un ricorso al Tar contro il Comune di Firenze cui era seguito il successivo controricorso del capoluogo che, alla fine, aveva avuto ragione.
La sentenza, però, stabiliva che il credito vantato dal Comune di Sesto dovesse essere pagato da Ato. Da qui la richiesta formale di pagamento avanzata dal Comune che nel novembre di due anni aveva presentato un ulteriore ricorso contro Ato per motivi aggiunti. "Nel 2024 – commenta però Toccafondi - la politica dovrebbe essere impegnata e tutta concentrata a trovare soluzioni per la chiusura del ciclo dei rifiuti, invece che a trovarsi in aule di tribunali per chiedere soldi per il puzzo di una discarica. La vicenda della discarica di Case Passerini, il disagio ambientale di Sesto e Campi, i ricorsi e i tribunali sono la sconfitta della politica, di chi dovrebbe costruire impianti per lo smaltimento dei rifiuti e smantellare le discariche esistenti".