Firenze, "Io, disabile a Miss Italia". Al casting dopo paralisi alle gambe / IL SONDAGGIO

La storia della fiorentina Benedetta Cariati, 22 anni. "I miei genitori ancora non lo sanno... lo leggeranno sul giornale". Ecco com'è andata

Benedetta Cariati, 22 anni

Benedetta Cariati, 22 anni

Firenze, 22 maggio 2018 - Una sfida. Un atto di coraggio. Un messaggio di speranza per aprire la strada a un concetto di bellezza oltre gli stereotipi e le differenze. C’è tutto questo nella scelta di Benedetta Cariati, 22 anni, di Firenze, laureanda in Lingue all’Università di Warwick, in Inghilterra, affetta da una paralisi alle gambe che le impedisce di camminare senza supporto.

Il 19 maggio ha preso le sue stampelle e, sfidando i pregiudizi, si è presentata al primo casting regionale del concorso nazionale di Miss Italia 2018 per la Toscana. E i suoi genitori ancora non lo sanno.

"Non è stata selezionata tra le prime 40 ma ci ha colpiti moltissimo il fatto che abbia deciso di venire a Miss Italia. E trovo una cosa molto bella che il mio agente di zona, Gerry Stefanelli, l’abbia accolta nel casting", ha commentato commossa l’organizzatrice del concorso, Patrizia Mirigliani.

IL SONDAGGIO

 

 

 

 

Benedetta, è la prima volta che una ragazza con le stampelle partecipa alle selezioni di Miss Italia. Ci racconti com’è andata?

«Partecipare al casting è stata un’esperienza molto bella. All’inizio, devo dire la verità, ero in grande imbarazzo, perché avendo una disabilità motoria il mio problema era molto visibile. Poi ho cercato di farmi forza. Ho trovato molta solidarietà nelle altre ragazze, mi hanno aiutato e alla fine ho ricevuto anche i complimenti della commissione».

Cosa ti ha spinto a partecipare al casting?

«Il fatto che vorrei che l’immagine della donna nella televisione e nei media italiani cambiasse. E volevo mandare un messaggio positivo in questo senso. Le ragazze, anche se hanno dei problemi, non devono aver paura di mostrarsi per quello che sono, sia dentro che fuori. Sono stata ispirata dalla storia di Rossella Fiorani, la miss con disabilità che ha partecipato alla scorsa edizione. È lei che mi ha dato il coraggio. Erano diversi anni che pensavo di provare a partecipare ma non credevo che fosse possibile, per una persona con la mia disabilità, fare questo tipo di esperienza».

In Italia hai trovato l’apertura che cercavi?

«Io penso che ci sia ancora un po’ di strada da fare. Se devo essere sincera, all’inizio, quando mi sono presentata al casting e hanno appurato le mie problematiche sono rimasti tutti piuttosto perplessi, quindi penso che esistano ancora barriere, anche se alla fine sono stata ammessa al provino. I pregiudizi, senza dubbio, resistono. Appena sono arrivata lì mi guardavano tutti come se venisse da Marte».

Nel caso avessi passato le selezioni ti saresti sentita pronta a superare le prove del concorso come le altre ragazze?

«Quando ho deciso di presentarmi sapevo che, nel caso fossi passata, avrei dovuto superare altri ostacoli, ma mi sentivo assolutamente pronta».

Il tuo è stato un gesto di grande coraggio. Ti ha supportato qualcuno in questa tua decisione?

«È stata una cosa che ho fatto all’insaputa dei miei genitori, una mia decisione personale. Ne ho parlato solo con alcuni miei amici e mi hanno tutti spinto ad andare al casting, soprattutto per il messaggio bello che volevo lanciare con la mia partecipazione».

E i tuoi genitori, poi, come l’hanno presa?

«I miei genitori, a dire la verità, ancora non lo sanno. Lo leggeranno sul giornale ma spero che apprezzino la testimonianza che vorrei lasciare con questa esperienza».

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro