"Delocalizzare non è un’idea irreversibile"

Delocalizzazione della produzione da parte delle multinazionali: prima di Gkn, Bekaert ha chiuso lo stabilimento di Figline e delocalizzato la produzione dove costa meno la manodopera e c’è meno burocrazia. E’ un processo irreversibile? No, secondo il docente di economia dell’Ateneo fiorentino Lorenzo Gai. "Esiste anche un movimento opposto. Negli Usa, per esempio, è iniziato il rientro delle produzioni, quando gli stabilimenti di componenti meccanici per il settore auto situati nei paesi emergenti si sono fermati per la pandemia". In Italia si attende il decreto legge anti delocalizzazioni. "Ragioni economiche o anche politiche – sottolinea Gai – possono invertire la tendenza negli Usa, come appunto sta accadendo, più difficilmente lo può fare l’Italia da sola. Può forse riuscire a raggiungere l’obiettivo l’Unione europea tutta insieme".

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