REDAZIONE FIRENZE

Il delitto di Santo Spirito: nuovi retroscena. Ashley strozzata, giallo sull'ora

Nessun laccio o cavo del telefonino. E c'è il mistero della sedia rotta

Ashley Olsen con il suo beagle Scout, ora adottato dal fidanzato

Firenze, 11 maggio 2016 -  COME si è rotta la sedia al centro del monolocale in cui è stata uccisa Ashley Olsen? E’ un giallo nel giallo, considerato che, su questo episodio, ci sono ben quattro versioni, tre delle quali divergenti. La prima, è quella di Federico Fiorentini, il fidanzato che, sabato 9 gennaio, preoccupato dal silenzio, si fa aprire il piccolo appartamento perché non sente Ashley dal giovedì.

«Mi rendevo conto che era morta e per la rabbia ho rotto la prima sedia che mi è capitata davanti», dice ai poliziotti della sezione omicidi della squadra mobile il pittore, poche ore dopo il ritrovamento del cadavere che lui ha tirato giù dal soppalco e, davanti alla proprietaria di casa e al compagno di lei, ha tentato di rianimare.

La stessa scena è descritta diversamente dalla proprietaria, sempre nei verbali agli atti. «Federico entrando in casa dava un calcio alla sedia in legno rompendola. Solo dopo pochi secondi saliva sul soppalco dove c’è il letto e trovava Ashley nuda e rigida».

E pure il fidanzato della proprietaria, dice che Fiorentini «alla vista degli escrementi del cane in salotto ha preso una sedia e l’ha sbatacchiata a terra rompendola. Dopo ciò è andato sul soppalco dove ha visto il corpo di Ashley».

Adesso, con il deposito della perizia medico-legale, redatta dai consulenti della procura Marco Palandri e Martina Focardi, spunta un’ulteriore versione della rottura della sedia. E’ quella che riferisce il medico del 118. «Nell’entrare – si legge nel suo verbale di sommarie informazioni – notavo che l’appartamento era a soqquadro, ed in particolare che c’era una sedia rotta per terra. Era una sedia di legno pieghevole ed era completamente a pezzi. Il fidanzato riferiva di averla rotta trasportando giù il corpo della fidanzata».

Dunque, che la sedia sia stata rotta da Fiorentini, non c’è dubbio. Ma resta da capire quando e come: prima o dopo il ritrovamento del corpo?

Il medico che tra i primi avrà modo di vedere il corpo della povera Ashley rilevava anche «degli evidenti segni che potevano essere compatibili con uno strangolamento con un laccio intorno al collo e anche dei graffi che la ragazza si sareppe procurata nel tentativo di liberarsi dal laccio».

Le conclusioni dei medici-legaliparlano invece di «frattura dell’osso ioide e della cartilagine tiroidea» compatibile con «un effetto compressivo di tipo manuale applicato in regione cervicale». Tradotto: strozzata. A mani nudi, senza nessun laccio. Ma i medici lasciano un lasso di tempo molto ampio (entro le due ore) anche tra i traumi riportati alla testa e l’asfissia che ha causato il decesso.

ste. bro.