Del Re scioglie la riserva: "Mi candido a sindaco con Fd". Tramonta la coalizione anti Pd

L’annuncio ai Nidiaci, luogo simbolo di una delle prime battaglie amministrative della “pasionaria“ E su un eventuale ballottaggio tra Funaro e Schmidt dice: "Non voteremo mai per il centrodestra".

Del Re scioglie la riserva: "Mi candido a sindaco con Fd". Tramonta la coalizione anti Pd

Del Re scioglie la riserva: "Mi candido a sindaco con Fd". Tramonta la coalizione anti Pd

Dopo settimane di confronti, discussioni e di incertezze (sulla coalizione da sostenere o con la quale correre alle amministrative) Cecilia Del Re finalmente decide di sciogliere la riserva: alle comunali di Firenze ballerà da sola. E dai giardini dei Nidiaci, in Oltrarno, lancia la sua corsa allo scarnno più alto di Palazzo Vecchio, lasciando con il cerino in mano sia Italia Viva che l’associazione “11 Agosto“ di Tomaso Montanari.

Sull’ex collega di giunta Sara Funaro, fronrunner dello schieramento del centrosinistra, Del Re si lascia andare solo a una stilettata: "Si parla tanto di una città che vuole abbattere le disuguaglianze, perché oggi in città sono aumentate tantissimo - ricorda l’ex assessora all’Urbanistica oggi leader del movimento civico Firenze democratica - facciamoci una domanda sul perché sia avvenuto. Il sindaco Nardella lo ripete spesso però candida chi aveva la responsabilità per delega di questo tema". Il focus dell’incontro con tv, giornali e agenzie, complice anche la grande attenzione riservata nell’ultimo mese e mezzo dalla stampa locale a trattative reali o solo sussurrate, slitta tuttavia inevitabilmente sui motivi che hanno portato al tramonto dell’ipotesi di un’alleanza progressista, ma anti-dem. E Del Re in effetti è fra le poche a poter offrire un’interpretazione autentica.

Partendo da Italia Viva ricorda che un patto elettorale coi renziani sarebbe stato lo sbocco più naturale, visto il rapporto molto affiatato fra la leader di Fd e la candidata Stefania Saccardi: "C’è e continuerà a esserci un buon rapporto, però in occasione del piano operativo mentre Firenze democratica in modo molto coerente ha votato contro ed è uscita dalla maggioranza, Iv non ha fatto altrettanto". Insomma, l’amicizia non ha avuto la meglio sulle divergenze programmatiche.

Laddove, però, la concordia ideale avrebbe potuto far sbocciare l’intesa, veti personali mescolati a una certa irrisolutezza dei partecipanti al tavolo hanno fatto prevalere la pars destruens del discorso. È il caso della possibile alleanza propiziata da Montanari: "Al dialogo con l’associazione 11 Agosto abbiamo creduto molto. Spc prima ha posto un veto su di noi, poi ha parlato di tempi che non erano più compatibili".

E in caso di un eventuale ballottaggio tra Funaro e Schmidt, Del Re sembra non chiduere la porta alla prima: "Non voteremo mai per il centrodestra, adesso siamo impegnati in programmi e liste, a quello che accdra a giugno penseremo quando sarà il momento".

A.P.

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