Per regalo ad emergenza Covid quanto meno allentata, ecco un defibrillatore per Sciano, frazione collinare di Certaldo. E’ stata infatti inaugurata venerdì sera al Circolo Arci di Sciano, con la benedizione di don Dino Fusi, la postazione con il Defribrillatore ‘Dae’, donato alla frazione grazie all’impegno di tanti cittadini della zona ed anche di associazioni ed imprese.
Il defibrillatore è stato acquistato - come ha detto ieri il Comune di Certaldo - grazie ai contributi del Rione I Cipressi, della Famiglia Maroni per il defunto Antonio, del Salumificio Gelli e di altri privati cittadini. L’Arci di Sciano ha messo a disposizione i locali per il corso di formazione che ha tenuto la Misericordia e che ha visto ben 21 partecipanti, che hanno così acquisito l’abilitazione all’uso del ‘Dae’ riconosciuta dalla Regione.
Alla cerimonia, avvenuta sempre nel rispetto delle normative e del distanziamento sociale (ricordiamo che vige lo stato di emergenza sanitaria, sino al 31 luglio), erano presenti anche l’assessore Jacopo Arrigoni, il governatore della Misericordia Salvatore Palazzo, con Nico Capperucci, la presidente del Rione I Cipressi, Maria Teresi, i cittadini e quanti con le loro donazioni hanno contribuito alla raccolta fondi grazie alla quale è stato possibile acquistare la strumentazione. Anche i rappresentanti della giunta hanno ringraziato chi ha agevolato l’arrivo a Sciano del defibrillatore, "per una frazione più sicura e vitale", hanno concluso.
La postazione con il defibrillatore è stata collocata all’esterno del Circolo Arci, lungo la strada principale che attraversa il paese, in posizione baricentri rispetto all’abitato. I volontari, come accennato, sono stati adeguatamente formati dalla Misericordia di Certaldo. Segnale ben preciso, anche dopo la "lezione" Covid: sicurezza e sanità - com’è stato detto l’altra sera a Sciano - dovranno sempre essere al primo posto, insieme agli aspetti sociali che ne derivano.
Andrea Ciappi
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro