NICOLA DI RENZONE
Cronaca

Debiti verso l’Unione, la replica: "Non vogliamo sconti"

Il Comune di Vicchio contesta le accuse di debiti milionari verso l'Unione Montana del Mugello, chiedendo una revisione dei costi e una ripartizione equa. Si impegna a pagare per i servizi effettivamente resi, dimostrando responsabilità verso i cittadini.

Era stata la lista di opposizione Officina 19 a sollevare il tema della situazione debitoria del Comune di Vicchio nei confronti dell’Unione Montana del Mugello, parlando di saldi negativi per quasi due milioni di euro e chiedendo spiegazioni in merito. Una ricostruzione però contestata dal Comune di Vicchio, che adesso, dopo lo svolgimento del Consiglio Comunale, dati alla mano, chiede che il calcolo del debito sia effettuato riallinenando la spesa storica per le gestioni associate, principalmente della Polizia municipale, all’effettivo servizio svolto e alla effettiva dotazione organica. "Si tratta - spiega l’amministrazione comunale in una nota - di una situazione che si trascina dal 2016, quindi ancor prima di questa amministrazione. Fin dall’inizio abbiamo posto noi la richiesta di revisione dei costi e della ripartizione tra i Comuni. Le contestazioni derivano da un piano gestionale che, risalendo a diversi anni fa, non prevede un servizio proporzionato per Vicchio". E ancora: "Una delibera di giunta dell’Unione ha riconosciuto una decurtazione di quasi 87mila euro. Inoltre, ci sono altre voci che riguardano pagamenti correnti, gestioni da verificare come anche stanno facendo altri Comuni, crediti che riteniamo non più esigibili". Si legge ancora: "Sono state impegnate negli anni, dal 2016, risorse in bilancio per un ammontare complessivo che supera un milione di euro. La volontà di risoluzione c’è. Il nostro atteggiamento, sia chiaro, è dettato dalla responsabilità di tutelare i nostri cittadini". Conclude il sindaco Carlà Campa: "Abbiamo deciso di fare un passo avanti che dimostra il nostro senso di responsabilità, disponendo un pagamento mensile. Ma al contempo siamo convinti della serietà delle nostre obiezioni. Non vogliamo lo sconto, vogliamo pagare per il servizio necessario e reso".