LISA CIARDI
Cronaca

Danni e rimborsi La Regione teme un salasso da 2,5 milioni Il rebus responsabilità

Una sentenza della Cassazione stabilisce che l’ente deve dimostrare di aver fatto il possibile per evitare collisioni con gli ungulati

di Lisa Ciardi

Una sentenza della Cassazione ha incrementato, negli ultimi anni, la responsabilità delle Regioni in caso di incidenti stradali con animali selvatici su strade urbane o extraurbane. La decisione è stata presa dalla terza sezione civile (sentenza 7969 depositata il 20 aprile 2020), che ha rigettato il ricorso della Regione Abruzzo sul risarcimento a un automobilista che aveva avuto una collisione con un cinghiale. È stato ribaltato l’onore della prova: ora sono le Regioni a dover dimostrare di aver fatto tutto il possibile per evitare gli incidenti, pena il pagamento dei danni. Questo perché gli animali selvatici, pur appartenendo allo Stato, sono affidati alle Regioni, responsabili della gestione della fauna selvatica. Pesanti le potenziali ricadute della sentenza in Toscana, una delle regioni con più boschi e ungulati d’Italia. Non a caso, gli uffici regionali hanno modificato il fondo rischi contenzioso 2022-2024, destinando molti più soldi a eventuali rimborsi danni. È stata stimata, in base alle cause pendenti, una possibile "soccombenza" di circa 2,5 milioni di euro nei tre anni (contro 150mila euro del passato), comprensiva di risarcimenti e spese di giudizio. Ovviamente, per gli automobilisti occorre sempre dimostrare il "nesso causale" fra l’incidente e l’animale (cosa non sempre semplice, per esempio se questo fugge via). Casi diversi sono gli incidenti sulle autostrade, i cui gestori sono tenuti a garantire la sicurezza con reti e barriere, o quelli con animali domestici o d’allevamento per i quali la responsabilità può ricadere in toto o in parte sui proprietari. In ogni caso, è importante richiedere l’intervento degli organi di polizia.

"Da anni evidenziamo la gravità della situazione in Toscana, dove gli ungulati aumentano in modo esponenziale, spinti verso i centri abitati anche dalla presenza di predatori – ribadisce il consigliere regionale Alessandro Capecchi (FdI) – . A livello nazionale sono stati presi provvedimenti importanti, ma va aumentata la sorveglianza sul territorio, senza aspettare che avvengano tragedie come quella in Mugello".

"L’incidente di Scarperia e San Piero – commenta la vicepresidente della Regione e assessore all’agroalimentare, Stefania Saccardi – dimostra che in Italia c’è un problema serio e che è necessario affrontarlo in modo deciso, come la Regione Toscana sta facendo. Il governo, al di là della norma inserita in legge di bilancio che è un segnale di attenzione, deve mettere mano a una riforma organica della legge 157, come più volte richiesto dalle Regioni, dal momento che il precedente esecutivo non è riuscito a portarla in fondo".

Oltre a sollecitare più strumenti per contenere gli ungulati, le Regioni chiedono da tempo che i danni da animali selvatici siano inseriti nell’assicurazione Rc auto, oppure che venga creato un fondo statale dedicato.