
Intrighi e misteri nel nuovo libro di Dan Brown, Il codice Pradè, tra dimissioni e ricerca di un nuovo allenatore.
Intrighi, misteri, sparizioni improvvise. Dan Brown non ha dubbi: dopo il successo del codice Da Vinci è in arrivo l’attesissimo sequel: Il codice Pradè. La trama è ancora criptata dal patto di riservatezza ma tutto parte dal grande dubbio che morde lo stomaco al dirigente della Fiorentina: mi dimetto o non mi dimetto? E, soprattutto, come faccio a cercare un nuovo allenatore se sto pensando di dimettermi? Ma partiamo dal primo indizio, quello passato quasi inosservato che può aiutarci a comprendere un po’ la trama di questa fiction avvincente. "Qualcuno voleva mandare via Palladino ma io l’ho voluto confermare" disse in tempi non sospetti il presidente Rocco Commisso. Poi il prolungamento al tecnico fino al 2027 come arma per motivare l’ambiente (del Betis), e quindi parole dolci per il suo allenatore: "Per me è come un figlio". Il tutto a poche ore di distanza dalla contestazione della curva del cantiere Franchi. Colpo di scena: Il figlio scappa di casa all’improvviso. Goodbye, adios, bona cisi. Mah. Nessuno se lo aspettava. Due giorni prima era lì che pianificava il futuro. Quindi? I vicini rispondono sgomenti: "Era una persona gentile, salutava sempre". Mah. E qui basta ascoltare le radio che parlano di Fiorentina per cercare possibili spiegazioni realistiche, surreali, improponibili, intriganti. Ci sta veramente di tutto. Dalla mancata conferma di Colpani (risata), alla conferma di Gudmondsson, al fatto che il fuggiasco abbia architettato la sua vendetta nei confronti del diesse, mollandolo dopo una conferenza stampa in cui perfino il presidente si era esposto. Presidente che a occhio potrebbe aver detto ai suoi dirigenti: scusate ma voi non vi eravate accorti di nulla? Cosa fate tutto il giorno al Viola Park, prendete il sole? Sia chiaro, questa è solo una supposizione. E ora? Ora il nostro eroe, che per quanto criticato dai tifosi sul mercato aveva avuto qualche idea vincente, deve trovare un tecnico per la panchina. Firenze vuole Sarri. E già questo non aiuta Sarri. Però serve uno bravo, rodato. Sennò addio. E questo è il finale che non può essere spoilerato, a meno che non venga svelato in queste ore. In ogni caso pare che Netflix abbia già acquisito i diritti per una serie diretta da Stephen King, l’autore di Misery non deve morire e Zaniolo non deve giocare. Clamorosa l’ultima scena dell’ episodio finale: Dopo una inquadratura di Pradè che sfoglia la rubrica passando da Pioli a Baroni, da Gilardino a De Rossi (confuso però al telefono con Delio Rossi), si passa all’interno giorno dell’autogrill di Roncobilaccio. C’è un tipo col cappellino che mangia un Camogli al tavolo. Il barista lo chiama: "Credo che vogliano lei al telefono. E’ una chiamata da Firenze". Primo piano sul sorrisetto del tipo col cappellino… paura eh? Il codice Pradè, edizioni Maiunagioia, 18 euro, prestito con obbligo di riscatto 11 euro. In omaggio l’album fotografico di tutti i gol di Sabiri in viola.