LISA CIARDI
Cronaca

Dalla guerra un ‘cold case’ di 80 anni fa

Da Salerno rimbalza l’appello social per rintracciare notizie su Filippo Salerno, un soldato che nel 1943 ha abitato a San Piero a Ponti

Dalla guerra un ‘cold case’ di 80 anni fa

di Lisa Ciardi

Una storia che arriva dal passato. Ma che potrebbe oggi avere finalmente risposte. È un vero e proprio "cold case" quello raccontato sui social da Cristina Salerno che da Eboli ha lanciato un appello per trovare notizie sullo zio, Filippo Salerno. La sua richiesta sul gruppo Facebook "Ti cerco. Appelli di persone che cercano le proprie origini e i propri cari", è stata rilanciata su molti gruppi dell’area fiorentina e ha suscitato grande attenzione. Al momento però, nessuno ha saputo fornire indicazioni utili. Per questo abbiamo contattato l’autrice del post per capire qualcosa di più.

"Cerco, a nome di mio padre, oggi 80enne, notizie su mio zio, ovvero suo fratello, Filippo Salerno, nato il 20 agosto del 1923 a Corleto Monforte (Salerno), partito per la guerra nel terzo reggimento artiglieria e disperso ufficialmente dal 9 settembre 1943 – spiega la signora Cristina – . Da quello che sappiamo, San Piero a Ponti potrebbe essere l’ultimo luogo in cui ha abitato". È da qui infatti che partono tante lettere, piene di nostalgia, affetto e voglia di tornare a casa, dirette da Filippo alla famiglia. Altre, in numero minore, riportano il nome di località diverse della zona, da Scandicci a Firenze.

Ma è proprio a San Piero a Ponti, frazione divisa fra Signa e Campi Bisenzio, che si concentrano le speranze della famiglia di trovare qualche notizia, perché pare che qui il ragazzo avesse stretto rapporti di amicizia. "Mio zio – prosegue Cristina Salerno – in alcune lettere raccontava di aver trovato una famiglia a cui era molto legato. Dopo due anni dalla sua scomparsa mia nonna cercò notizie tramite un cugino e venne a sapere che almeno fino al 2 ottobre 1943 Filippo fu loro ospite. Poi pare sia partito per tornare dalla madre. Non sappiamo il nome di queste persone, ma vorremmo provare a ricostruire cosa possa essere successo. Mio zio è riuscito a partire? E dove era diretto? Gli è successo qualcosa? Sono trascorsi tantissimi anni, ma la speranza di riuscire a ritrovare un ragazzo svanito nel nulla e probabilmente morto ad appena 20 anni non l’abbiamo mai persa. Ci basterebbe anche solo ringraziare la famiglia che voleva aiutarlo e avere da loro qualche piccola informazione. Mio padre al tempo aveva appena un anno, ma cerca da sempre informazioni sul fratello". Se qualche famiglia di San Piero a Ponti si riconoscesse in questa storia, può contattare la nostra redazione.