Dal Franchi alle manette. La solitudine del numero 10

L’ex viola Ben Moussa arrestato (e liberato) a Roma per la rapina di un Rolex. Dal 2016, chiuso il contratto, ha cambiato vita. Era iscritto a un sito di escort

Idriss Ben Moussa, 21 anni, ex calciatore del vivaio viola

Idriss Ben Moussa, 21 anni, ex calciatore del vivaio viola

Firenze, 7 agosto 2022 - L’aveva sicuramente immaginata molto diversa la carriera da calciatore, Idriss Ben Moussa. Del resto, nella sua testa, aveva sempre avuto ben chiaro l’obiettivo di indossare la maglia numero 10 e di farlo al Franchi, lo stadio del club (la Fiorentina) che nel 2015 gli aveva dato fiducia tesserandolo nel suo settore giovanile e dove lo aveva preso sotto la sua ala protettrice l’ex attaccante Cyril Thereau.

Adesso però per il classe 2001 (nato in Italia da genitori marocchini e residente all’Isolotto) il pallone è diventato l’ultimo dei pensieri, visto che da venerdì è accusato di rapina ai danni di un 23enne di Roma, che lo aveva contattato tramite il portale Megaescort per avere da lui una prestazione sessuale nella sua abitazione, in zona Monteverde. Già perché da quando nel 2020 (a causa del Covid e dello stop ai campionati dilettanti) Idriss ha scelto di smettere di giocare - il contratto con la Fiorentina era terminato nel 2016 - la sua vita è cambiata.

E tra qualche notte in bianco (testimoniata su Instagram) e qualche eccesso di troppo, l’ex prodotto del vivaio viola - un tempo seconda punta di talento - ha scelto di abbracciare un’esistenza fatta di estremi: alta moda, alcool, serate in discoteca e privé. Un vortice crescente di lusso che, probabilmente, lo ha avvicinato anche al mondo della prostituzione: "Ma io non sono un escort" ha tenuto a ribadire Ben Moussa ai poliziotti del commissariato Prati, che lo hanno interrogato nella notte tra giovedì e venerdì dopo l’arresto: "Mi sono iscritto a quel sito solo perché volevo avere un incontro". Ma al di là degli aspetti, per così dire, lavorativi, è l’accusa di rapina che al momento sta preoccupando l’ex calciatore, per il quale al termine della direttissima è stata fissata a settembre la prima udienza del processo in abbreviato.

Il giudice, dopo l’accusa di aver sottratto alla vittima mille euro in contanti e un Rolex, non ha disposto alcuna misura cautelare, nonostante il pm Mario Pesci avesse chiesto l’obbligo di dimora nel comune di Firenze. La città dove domani Ben Moussa si incontrerà con la sua legale, con l’obiettivo di far pervenire la propria versione dei fatti. Che nel frattempo, almeno in modo parziale, è stata già resa nota sul suo profilo Instagram: "Domani che ci inventiamo? Non posso più vivere così: giornalisti italiani, siete sempre stati dei clown: volete buttare benzina sul fuoco ma qui c’è solo ghiaccio" ha scritto, localizzandosi a Milano: "Non dico più niente al riguardo, prenderò provvedimenti. Intanto continuo ad alzare il mio bank account", con riferimento al suo libretto dei risparmi, fotografato nella story successiva.

Andrea Giannattasio

 

 

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