Da Giorgio La Pira a Gaza. Capire la guerra, costruire la pace

Oxfam e Ta’ayush a Gaza e in Cisgiordania: il ruolo del volontariato a supporto dei palestinesi. LA CLASSE I D DELLA SCUOLA MASACCIO DI FIRENZE.

Da Giorgio La Pira a Gaza. Capire la guerra, costruire la pace

Da Giorgio La Pira a Gaza. Capire la guerra, costruire la pace

Il 7 ottobre 2023 è scoppiata l’ultima guerra tra Israele e Gaza. Per cercare di capire la questione mediorientale, noi studenti della 1D della Masaccio abbiamo scoperto che Giorgio La Pira, sindaco di Firenze (1951-57, 1961-65), è stato un instancabile sostenitore della pace nel mondo, tanto da proporsi come mediatore anche tra israeliani e palestinesi. Seguendo le sue orme, abbiamo deciso di intervistare due esperti che, come La Pira, si battono per un futuro di pace a cui dedicano il proprio lavoro. Il primo ospite è stato Guy Botavia, un attivista israeliano che dal 2010 ha aderito al gruppo Ta’ayush. Il suo lavoro consiste nel documentare quello che sta accadendo in Cisgiordania mentre aiuta i palestinesi nelle loro attività agricole. In quanto israeliano, Guy rischia molto meno dei palestinesi, che sono sottoposti alla legge militare israeliana e spesso sono detenuti per anni senza un regolare processo. Guy ci ha mostrato alcuni video dove i coloni distruggono impuniti i sistemi di raccolta d’acqua dei palestinesi, oppure l’esercito abbatte le abitazioni dei residenti per lasciare spazio ai coloni. Se i palestinesi soffrono l’occupazione dal 1967, Guy ci ha però anche detto che nessun atto terroristico può essere giustificato, tanto meno quello del 7 ottobre da parte di Hamas. Ma suo nonno è un sopravvissuto alla Shoah e gli ha insegnato a combattere l’ingiustizia e la violenza, da qualunque parte esse provengano. Per capire cosa sta accadendo ora a Gaza abbiamo poi intervistato Riccardo Sansone, che da 25 anni lavora per Oxfam in Palestina. Ci ha subito spiegato che Gaza è molto diversa dalla Cisgiordania perché dal 2005 non ci sono più coloni, ma la regione è stata isolata dal resto del mondo. Riccardo ci ha spiegato cosa sta facendo Oxfam in questo momento, perché ogni giorno è necessario procurare alla popolazione civile acqua potabile, cibo e un riparo. Il rischio concreto è che a Gaza si verifichi una delle più gravi carestie del secolo. Uno dei dati che ci ha più colpito è la presenza di un servizio igienico ogni 800 persone. I nostri ospiti ci hanno aiutato a comprendere che l’impegno di La Pira va ripreso ora più che mai, perché noi giovani siamo chiamati a mobilitarci per la pace. Prima bisogna cercare di capire le ragioni di un conflitto, ma poi è necessario dimostrare alle parti in causa che solo la convivenza pacifica e rispettosa dell’altro può offrire un mondo sicuro in cui tutti possano vivere, finalmente liberi dalla paura e dal dolore.

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