Crolla muro di contenimento, Fi-Pi-Li a rischio

Dopo il frantumamento dei massi al confine con Montelupo nuovo danno causato dalle piogge ai piedi della superstrada

Il muro crollato

Il muro crollato

di Lisa Ciardi

Un’altra giornata nera per l’assetto idrogeologico e la viabilità, a Lastra a Signa. Dopo il crollo di due enormi massi sulla statale 67 Tosco Romagnola, al confine fra Lastra a Signa e Montelupo Fiorentino, avvenuto nel pomeriggio di mercoledì, ieri ha ceduto un muro di contenimento della superstrada Firenze-Pisa-Livorno. È successo (fortunatamente senza veicoli o pedoni convolti) in via di Carcheri, all’altezza del lago Il Chiuso, dove l’arteria di grande comunicazione passa pochi metri sopra la strada comunale. Un enorme muro di cemento armato si è staccato dal terreno della scarpata ed è caduto sull’asfalto sottostante, rendendo inevitabile la chiusura immediata di via di Carcheri. Resta consentito per il momento solo il passaggio dei residenti che abitano in via di Codilungo e via dei Pianacci. Ma dopo un primo sopralluogo dei vigili del fuoco e dei tecnici del Comune, è stato necessario chiudere anche la carreggiata in direzione Firenze della Fi-Pi-Li istituendo il doppio senso di circolazione in direzione Mare. Su via di Carcheri, che porta verso le colline di Lastra a Signa e le frazioni, ma anche sulla scarpata della Fi-Pi-Li verranno ora effettuate verifiche dalla Città Metropolitana, nel tratto che va da via del Pollaiolo a via di Mazzetta, per capire l’entità del danno e verificare quando sarà possibile riaprire le due strade. Resta chiusa intanto anche la SS 67 Tosco Romagnola, che collega Lastra a Signa con Montelupo Fiorentino, dove a causa delle piogge abbondanti di questi giorni, due grossi massi erano rotolati giù, dalla collina sulla strada, nel tratto chiamato Pelago, al chilometro 61+500 (poco prima del ponte ferroviario di Camaioni): intorno alle 18 di mercoledì, una roccia si è frantumata sulla carreggiata, mentre un’altra è rotolata oltre il guard-rail, verso l’Arno. Fortunatamente, benché la strada sia molto utilizzata, in quel momento non stavano passando auto e quelle che sono arrivate poco dopo, prima che scattasse la chiusura al traffico da parte di carabinieri, vigili e volontari della Misericordia di Lastra, sono riuscite a evitare l’ostacolo. Ieri, il sindaco di Lastra a Signa Angela Bagni e il vicesindaco Leonardo Cappellini hanno effettuato un sopralluogo nella zona insieme ai tecnici di Anas, ente competente sulla statale. Proprio i tecnici sono intervenuti per portare avanti ulteriori verifiche sulla stabilità collinare e nel tardo pomeriggio di ieri hanno comunicato che i lavori, per mettere in sicurezza l’area, partiranno lunedì 11 gennaio. Non si sa, al momento, quanto potranno durare. "Capisco il disagio di molti cittadini per la chiusura della Tosco Romagnola - ha detto il sindaco Angela Bagni - soprattutto di chi abita nelle frazioni di Brucianesi e Porto di Mezzo, e per questo mi sono messa in contatto con i referenti della Città Metropolitana per attivare soluzioni diverse per il trasporto pubblico locale, anche in vista della riapertura delle scuole superiori, lunedì prossimo. Ho inoltre contattato la Prefettura per comunicare l’emergenza e le problematiche legate alla chiusura di una strada di collegamento così importante fra il nostro territorio e tutto l’Empolese Valdelsa". Negli ultimi anni il territorio di Lastra a Signa ha dovuto purtroppo affrontare diversi problemi legati a frane e smottamenti. Quelli più eclatanti e che hanno suscitato maggiori polemiche hanno riguardato via di Rimaggio, la strada che collega il capoluogo con la frazione di Malmantile. Qui la collina ha ceduto più volte, rendendo necessaria in varie fasi la chiusura parziale della strada e l’attivazione di un senso unico alternato regolato da semaforo. Adesso si aprono due nuovi fronti e altri problemi che non saranno probabilmente di facile soluzione.

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