
di Stefano Brogioni
FIRENZE
Tiziano Renzi e Laura Bovoli saranno processati, per le bancarotte delle cooperative Marmodiv, Europe Service e Delivery. Lo ha deciso ieri il gip, Giampaolo Boninsegna, assecondando le richieste avanzate dalla procura per i genitori dell’ex premier. Che, nell’udienza di sette giorni fa, avevano rinforzato le accuse con un’ulteriore memoria.
"La decisione del gup era attesa visto il tipo di vaglio a cui è questo chiamato per legge - minimizza Federico Bagattini, uno dei legali dei Renzi -. È però emerso già dalle carte la prova della infondatezza del castello accusatorio, il cui accertamento necessariamente dovrà avvenire in dibattimento. Confidiamo quindi di poter confutare la tesi inquisitoria in tale sede".
Con Laura Bovoli e Tiziano Renzi (che sono accusati anche di false fatture), vanno a giudizio altri 14 imputati. Due hanno invece chiuso, con un concordato della pena: Mariano Massone, 50enne di Campo Ligure (Genova), ha patteggiato sei mesi in continuazione con altri procedimenti per bancarotta; un anno e quattro mesi a Pierpaolo Fasano, 55 anni, torinese di Chieri.
Appuntamento al primo giugno per Roberto Bargilli, il ’billi’ che guidava il pullman delle primarie di Matteo Renzi; Simone Verdolin, 50 anni, di Firenze; Pier Giovanni Spiteri, 71 anni di Rignano; Pasqualino Furii, 61 anni, di Brescia; Giuseppe Mincuzzi, 70 anni, di Roma; Paolo Terreni, 44 anni, di Rignano; Carlo Ravasio, 52 anni, di Rignano; Aldo Periale, 75 anni, di Torino, Giovanna Gambino, 48 anni, di Alessandria; Daniele Goglio, 54 anni, della provincia di Torino; Paolo Magherini, 63 anni, fiorentino; Massimiliano Di Palma, 54 anni, di Genova; Priyantha Punchihewa, cingalese di 52 anni residente a Lastra a Signa.
Quello che comincerà a giugno, è il secondo processo che dovranno affrontare i genitori del leade di Italia Viva.
Per le false fatture, Renzi senior e la Bovoli sono stati condannati a un anno e nove mesi e ora attendono il secondo grado di giudizio.
Per le bancarotte di queste società - attribuite dai pm alla ’galassia’ della Eventi 6, ma i Renzi non figurano mai direttamente amministratori - nel febbraio del 2019 erano finiti niente meno che ai domiciliari. Di quell’arresto roboante, parla anche Luca Palamara nel suo libro, inserendolo in un contesto di bagarre ’politico-giudiziaria’.