Covid, Lopalco: "Gli asintomatici? Non devono far paura"

Il noto epidemiologo, che ha guidato l'unità di crisi anti COVID della Regione Puglia: "la contagiosità di questi casi probabilmente non è altissima"

Il professor Lo Palco

Il professor Lo Palco

Pisa, 18 giugno 2020 -   Dobbiamo aver paura dei cosiddetti a sintomatici, ovvero quei soggetti "portatori" del virus, ma privi della sintamotaologia tipica del Covid? La domanda non è peregrina, soprattutto in una fase come questa in cui il virus viaggia, per così dire, sottotraccia, con pochi casi in tutt'Italia (la massima parte, per altro, concentrata nella sola regione Lombardia), ed uno svuotamento progressivo sia dei posti letto dedicati negli ospedali sia, fatto molto importante perché erano l'anello debole del sistema, delle Terapie intensive.

A questa domanda cerca di dare una risposta il professor Pier Luigi Lo Palco, epidemiologo dell'Università di Pisa  di fama mondiale e responsabile dell'unità di crisi Covid della regione Puglia. Ed è una risposta incoraggiante. In un post su Facebook pubblicato oggi, Lo Palco, citando lo studio sull'andamento dell'epidemia epidemia a bordo della nave Diamond Princess, sostiene che in effetti il ruolo degli asintomatici nella trasmissione della malattia non sembra così rilevante.

Gli autori dello studio, dice Lo Palco " hanno individuato e descritto un gruppo di 96 passeggeri asintomatici che sono risultati positivi al test e quindi trasferiti in ospedale, insieme a 32 loro compagni di cabina (negativi al test)". Ebbene "undici di questi 96 (11,5%) hanno dopo poco mostrato i sintomi di malattia: erano cioè portatori in incubazione. Gli altri sono rimasti asintomatici fino alla negativizzazione del test, che è avvenuta in media dopo 9 giorni".

Quali sono le somme che possiamo tirare da questa esperienza? "Gli asintomatici svolgono un ruolo importante nel sostenere la presenza del virus in una comunità" dice Lo Palco ma sono "sono molti i portatori che non sviluppano alcun sintomo (quasi il 90% in questa casistica) e restano dunque asintomatici". inoltre "la contagiosità di questi casi probabilmente non è altissima, visto che solo il 25% dei compagni di cabina di un soggetto sicuramente positivo ha poi contratto l'infezione, e le persone contagiate da asintomatici sono anch'esse restate asintomatiche (pochini in questo studio per trarre conclusioni)". Inoltre i "portatori giovani adulti risolvono l'infezione inapparente entro una settimana. I portatori per periodi più lunghi hanno un'età solitamente superiore a 60 anni". Allora, dobbiamo avere paura? "Non direi - conclude Lo Palco - considerando comunque che questi asintomatici si riferiscono in ogni caso ad un focolaio epidemico che ha coinvolto centinaia di casi sintomatici".

 

 

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro