Covid: contro gli assembramenti ci pensa l'intelligenza artificiale

Inter-Homines, progettato nel laboratorio AlmageLab dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (Unimore), monitora in tempo reale i flussi di persone in un’area specifica

La telecamera valuta la distanza tra una persona e l'altra

La telecamera valuta la distanza tra una persona e l'altra

Firenze, 25 giugno 2021 - Mentre l’Italia prova a lasciarsi alle spalle la pandemia, e ritrova ottimismo anche grazie al calo dei contagi e all’abbrivio della campagna vaccinale, un aiuto, se non decisivo, sicuramente importante potrebbe arrivare all’intelligenza artificiale. 

Inter-Homines è un software tutto italiano che si può installare su qualsiasi sistema di videosorveglianza già attivo. Sia in ambienti chiusi (dagli ospedali ai musei, aziende, aeroporti, fiere…) sia all’aperto come le piazze in occasione di eventi o le aree della movida, dagli impianti sciistici agli stadi. Con  un duplice obiettivo: da una parte ridurre il rischio di contagio, dell’altra aumentare  il senso di sicurezza delle persone all’interno dell’area controllata.

Già sul mercato e utilizzato all’ingresso del Policlinico di Modena e in alcune sedi comunali della città emiliana aperte al pubblico, Inter-Homines monitora in tempo reale i flussi di persone in un’area specifica emettendo un segnale sonoro in caso di bisogno.

Si può monitorare la distanza sociale fra le persone e, grazie all’utilizzo di una termocamera, anche la loro temperatura corporea. Quando si rileva la presenza di un numero di persone prossimo  o superiore al limite arriva l’alert che segnala la situazione di potenziale pericolo, permettendo così un immediato intervento nel far defluire, o distanziare, i presenti.

Il tutto, garantisce chi ha progettato il sistema, "nel pieno rispetto della privacy, senza cioè memorizzare alcuna immagine catturata dalle videocamere".

Inter-Homines nasce lungo l’asse Emilia e Veneto. È stato infatti progettato nel laboratorio AlmageLab dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (Unimore), da un team coordinato da Rita Cucchiara, una delle massime esperte a livello internazionale di intelligenza artificiale. Il suo sviluppo invece è stato affidato alla startup Unimore, GoatAl, in collaborazione con ForteSecurGroup, azienda veneta che offre servizi di sicurezza aziendale. Non ha bisogno di un supporto proprio, ma si adatta all’interno di impianti di videosorveglianza già installati. “Il software può essere programmato a seconda delle esigenze di chi lo va ad utilizzare, ovvero si può essere anche più restringenti rispetto a quanto prevedono le indicazioni normative sul tasso di presenze in un luogo" spiega Andrea Cucchiara, Ceo di Spin Automazioni. Che sottolinea "Inter-Homines non solo utilizza l’intelligenza artificiale, ma è stato testato grazie anche alla realtà virtuale dei più avanzati videogames. Milioni di immagini, e altrettante casistiche, per simulare così quanto può succedere nella vita reale". La tecnologia made in Italy alla base di Inter-Homines è annoverata tra i lavori scientifici di CVPR (Conference on Computer Vision and Pattern Recognition), la conferenza più importante, a livello internazionale, sull’intelligenza artificiale. Non solo: è stata citata in lavori di Università autorevoli quali Berkeley, enti di ricerca come Max Planck Society e da importanti aziende, Microsoft e Bosch. Inter-Homines è stato sponsorizzato dalla Regione Emilia-Romagna, scelto fra i migliori 16 progetti di innovazione per lo sviluppo di soluzioni per contrastare il Covid. Ha inoltre vinto il Best Demo Award di Eccv (European conference on computer vision)ù

 

 

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