"Così ho curato i miei 42 pazienti Covid Tutti seguiti a casa, nessun ricovero"

Il medico di famiglia Naldi usa il protocollo con lattoferrina in sperimentazione a Biella

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"Nella seconda ondata pandemica ho curato 42 pazienti con il Covid, anche molto anziani con diabete e cardiopatie. Sono riuscito a seguirli tutti a casa e nessuno ha avuto necessità di ricovero". L’esperienza del medico di famiglia fiorentino Enrico Naldi, comincia a basarsi su numeri significativi.

Ha curato i suoi pazienti sin dal primo giorno di sintomi con il protocollo che prevede l’utilizzo anche di lattoferrina, una glicoproteina naturale presente in tutte le secrezioni umane, compreso il latte materno. Già diverse ricerche sulla molecola dimostrano la sua capacità di potenziare le difese immunitarie, svolgendo anche un’azione antinfiammatoria. Ora, uno studio in ‘doppio cieco’ sta coinvolgendo pazienti Covid arruolati all’ospedale di Biella.

"Subito al primo giorno di sintomi similinfluenzali prescrivo antinfiammatori al posto del paracetamolo per contenere febbre, sintomatologia dolorosa, cefalea e tosse", spiega Naldi. Questo passaggio è stostenuto da un’ampia porzione di comunità scientifica, insieme al professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri. "Ai più anziani subito eparina a basso peso molecolare per un’azione antitrombotica ma anche antivirale, al quarto-quinto giorno, in base alle condizioni del paziente, cortisonico a dosaggio robusto", spiega il medico.

Sin qui una cura somministrata dai più. "Dai miei studi mi avevano intrigato le potenzialità della lattoferrina studiate dalla Sapienza di Roma e dall’approfondimento fatto sulla tesi di una mia tirocinante anche quella dell’azione antivirale e antinfiammatorio della vitamina D ad alto dosaggio che ho somministrato sin dall’esordio dei sintomi", racconta il medico. Naturalmente lattoferrina "a scopo preventivo e come immunomodulatore e antivirale" e anche vitamina D, insieme ai farmaci.

Docente tutor alla Scuola di medicina generale dell’Università, Enrico Naldi ha presentato il suo lavoro su 25 pazienti al comitato scientifico del primo congresso Covid 2021 di Codogno. E’ stato pubblicato.

"Ovviamente i pazienti sono stati rigorosamente monitorati per tutto il periodo sintomatico con misurazione anche tre volte al giorno dell’ossigenazione del sangue dopo aver camminato in casa, se ci fosse stata necessità avrei fatto intervenire le Usca o chiesto il ricovero, ma nessuno ne ha avuto bisogno".

Ilaria Ulivelli

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