
Le alluvioni degli scorsi giorni, hanno toccato emotivamente anche la popolazione di Bagno a Ripoli che poco più di un anno fa ha dovuto contare i danni materiali subiti nel nubifragio di Ferragosto, in particolare a Grassina e Antella. Non si può abbassare la guardia, ricorda la consigliera di Cittadinanza Attiva Sonia Redini: "L’imperativo è prevenzione e previsione. In un territorio sensibile come Bagno a Ripoli, la tecnologia può essere un valido ausilio". Il Comune, ricorda, "ha in dotazione un drone dal dicembre 2021, ma non ne fa uso operativo per fini di protezione civile, tanto da non figurare tra gli operatori abilitati Enac". Sul territorio poi ci sono due stazioni di rilevamento idrometrico, entrambe per l’Ema a Grassina e Ponte a Niccheri. "Tutti gli altri corsi d’acqua non sono monitorati" sottolinea Redini che propone sensori a monte del corso anche dei fiumi minori del territorio, come i torrenti Grassina e Isone: "I dati dei sensori di rilevamento idrometrico collegati alla sala operativa del centro di protezione civile, integrati in tempo reale a quelli di previsione meteorologica, ci farebbe disporre di un sistema di monitoraggio costantemente aggiornato in grado di lanciare un’emergenza e di avvisare tempestivamente i cittadini". Redini presenterà un’interrogazione per sollecitare l’uso di questa combinazione di tecnologia.
Manuela Plastina
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