EMANUELE BALDI
Cronaca

Corsa a sindaco, Fittante in campo: "Piano casa e uffici pubblici al top"

L’imprenditore, ex segretario regionale Idv, lancia la sua candidatura con la lista "AnimaFirenze2030"

Corsa a sindaco, Fittante in campo: "Piano casa e uffici pubblici al top"

Corsa a sindaco, Fittante in campo: "Piano casa e uffici pubblici al top"

Usa una metafora per scendere in campo, quella della barca a vela di cui va pazzo: "Chi è al timone di una barca deve fare in modo che le persone che sono a bordo possano fidarsi". Virtù e senso pratico, il doppio mantra di Giovanni Fittante, 62 anni, imprenditore calabrese di nascita e fiorentino d’adozione, patron di Villa Vittoria con trascorsi politici in Palazzo Vecchio.

"Ho deciso di dare la mia disponibilità a candidarmi a sindaco alle elezioni del 2024 – dice con un sorriso – e l’ho fatto per venire incontro a diverse anime della città che me l’hanno chiesto a più riprese in questi mesi".

Mesi in cui Fittante, con la sua ’AnimaFirenze2030’, l’associazione che sarà anche il logo della sua corsa alla poltrona più imbottita di piazza Signoria ha fatto da incubatore di idee, proposte e riflessioni sulla città che Firenze può diventare.

Una realtà più ’europea’, più accorta alle sigenze dei cittadini, più solidale e con servizi che funzionano. La prima cosa che farebbe da primo cittadino? Pretendere dai vertici delle partecipate del Comune e dai funzionari – da chi si occupa della sosta a chi cura l’ambiente – un report trimestrale sul lavoro svolto, i risultati raggiunti e quelli nel mirino per dare efficienza al sistema pubblico.

Nell’idea di città di Fittante – che per ora si accomoda in un’area moderata e riformista, vicinissima al mondo liberale e dell’imprenditoria locale – c’è un "cambio culturale nell’approccio tra operatore pubblico e cittadino" con il primo che deve essere al servizio del secondo e non viceversa.

Altro punto chiave del suo programma – che presenterà ufficialmente a metà ottobre insieme alla candidatura a sindaco – c’è un accelerata sul recupero degli immobili da destinare all’edilizia pubblica. Fondamentale poi, per Fittante, ripensare il turismo e renderlo più sostenibile e potenziare le infrastrutture per rendere la città più pulita e coesa.

E poi le Cascine, il problema mai risolto della città. Va affrontato portandoci dentro per davvero i fiorentini in un contesto di socialità e sicurezza che sono a suo dire gli unici grimaldelli in grado di scardinare la microcrinalità che divora la zona da decenni e che di recente ha portato anche a un crollo del valore degli immobili che insistono nei quartieri più vicini al parco fiorentino. In mezzo a tanti progetti, ancora in fasi embriobali, c’è poi qualche suggestion, la più grande delle quali riguarda il rapporto tra l’Arno e i fiorentini. Ma Fittante promette che approfondirà l’argomento solo quando ufficializzerà alla città la sua candidatura.

Una candidatura, insomma, di destra o di sinistra? "Senza un preciso colore politico, – si affretta a precisare – vogliamo creare un movimento, certo lontano degli estremismi in grado di dialogare e trovare punti di contatto con tutti nell’interesse della città".

Una sorta di movimento laico e moderato insomma che inevitabilmente però prende le mosse da una formazione politica personale che guarda più all’area riformista. La sfida dell’imprenditore è dunque lanciata, la ceralacca su progetti e nomi verrà messa però soltanto tra un mese quando le idee dei soggetti pronti a scendere in campo saranno più chiare.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro