Il consolato americano a Firenze compie 200 anni

Serie di eventi a Firenze. La Nazione - che quest'anno compie 160 anni, traguardo invidiabile per un quotidiano - seguirà da vicino gli eventi

Consiglio regionale, festa per i 200 anni del consolato americano

Consiglio regionale, festa per i 200 anni del consolato americano

Firenze, 4 febbraio 2019 - Firenze, Ravenna, Bologna, Livorno: sono solo alcune delle città che faranno da sfondo al ricco programma di iniziative organizzate per i duecento anni di presenza diplomatica a Firenze. Si chiama #Insieme200 il grande cartellone di eventi che è stato presentato nella Sala del Gonfalone del Consiglio regionale toscano alla presenza del console Benjamin V. Wohlaue, del presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, del direttore della Nazione Francesco Carrassi, del direttore degli Uffizi Eike Schmidt, dell’assessore comunale Giovanni Bettarini e di Helen Farrell, editor-in-chief della rivista The Florentine. Era il 1819 quando James Lombrosi, incaricato dall’allora Console di Livorno, si insediò come primo agente consolare nella nostra città. Il primo vero console arriverò però solo nel 1861. Si trattava di George Perkins Marsh, che fu nominato addirittura dal presidente George Lincoln. È un legame stretto, che affonda le radici nella storia, quello che lega gli Stati Uniti al nostro Paese.

«Non esiste un amico, un partner a voi più vicino degli Stati Uniti. E così è per noi», ha infatti detto il console V. Wohlauer. «La Nazione seguirà da vicino gli eventi che prenderanno il via per questa importante ricorrenza - ha aggiunto Carrassi -. Nella storia di un consolato, come in quella di un giornale, ci sono sempre le vicende degli uomini. Ed è su quelle che noi porremo l’accento».Tra gli eventi in ponte, domani pomeriggio lo Student Welcome Day a Palazzo Vecchio. Ancora, il 15 febbraio un convegno al Vieusseux sul consolato statunitense a Livorno tra la fine del Settecento e l’Unità d’Italia. Ma #Insieme200 coinvolgerà anche altre città, come Ravenna, dove il 6 aprile si alzerà il sipario su un’esibizione per il 50esimo anniversario dello sbarco sulla luna dell’Apollo 11. Ancora, il Comune e l’Università di Bologna daranno vita ad un evento sulla collaborazione tra gli Usa e il capoluogo emiliano. Non mancherà neppure una partita di baseball Livorno - Camp Darby.

“È una grande storia d’amore, una fascinazione reciproca tra i due paesi, che viene valorizzata con eventi di grande interesse – ha affermato l’assessore alle relazioni internazionali del Comune di Firenze Giovanni Bettarini - Ricorderemo figure come Amerigo Vespucci, ma anche Nano Campeggi. È anche una grande storia di relazioni economiche, che hanno contribuito a rilanciare la creatività fiorentina, come il Nuovo Pignone”. “Il nostro museo fin dalla sua nascita ha avuto numerosi visitatori americani, che oggi superano i cinesi. Per un certo periodo superavano addirittura gli italiani – ha rilevato il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt – La quasi totalità dei pittori e degli scultori americani dal Settecento fino all’impressionismo ha vissuto abitualmente a Firenze e in Toscana”. Palazzo Rosselli Del Turco, l’edificio consolare quando Firenze era capitale, ospiterà una esibizione di artisti statunitensi e un seminario sulla storia dell’arte americana a Firenze.

E.G.

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