MANUELA PLASTINA
Cronaca

Con lo psicologo fuori dalla disco: "Così i giovani riescono ad aprirsi"

Il camper davanti al PavoReal: in tanti si fanno avanti. Il dottor Cinquini: "La salute mentale non è più un tabù"

L’iniziativa dello psicologo on the road ha fatto tappa ad Antella (fotoGermogli)

L’iniziativa dello psicologo on the road ha fatto tappa ad Antella (fotoGermogli)

Prima uno sguardo incuriosito, poi un sorriso, un saluto con la mano, a incoraggiare un’iniziativa che, nonostante i timori iniziali, non è affatto percepita come "fuori luogo". Il camper dello ’Psicologo on the road’ parcheggiato a pochi metri dalla discoteca di Antella in un venerdì sera gremito di giovani alla ricerca di divertimento, non viene percepito come estraneo. "Lo temevamo, invece non è stato così. Segno che dobbiamo andare avanti" dice Maurizio Cinquini, psicologo e psicoterapeuta nonché ideatore del progetto di supporto mentale di strada. Qualcuno chiede cosa stiano facendo. "Offriamo colloqui gratuiti di 30 minuti" rispondono gli specialisti di Studiopsichefirenze. Questo primo venerdì notte è stato un esperimento per far conoscere un progetto da poco sbarcato in terra ripolese dopo l’avvio nel Valdarno.

"Volevamo informare e farci conoscere, ma già con qualche giovane è iniziato un dialogo". Una relazione che parte da una domanda iniziale: "Qual è la tua eccellenza?". E spesso, prima di rispondere, c’è qualche lungo secondo di silenzio. "Non sappiamo individuare le nostre attitudini – dice il dottor Cinquini -. La nostra cultura è improntata sul trauma: anche recenti studi mostrano come abbia un potere educativo. Si calcola che per ottenere lo stesso risultato di un evento traumatico, ce ne vogliano 8 positivi". Ma il negativo ha un risvolto educativo "solo nelle persone intelligenti, per le quali facilita il cambiamento. Altrimenti può portare a reazioni di rabbia e violenza". In pochi si imbarazzano nell’avvicinarsi al camper dello psicologo, lasciando per qualche minuto il gruppo di amici. "Segno che i tempi sono cambiati – sottolinea Cinquini -. La salute mentale non è più un tabù: come si racconta di andare dal dentista a fare la pulizia dei denti, così non si ha timore ha rivelare che ci si sta prendendo cura del proprio benessere mentale". Cosa chiedono gli adolescenti e i giovani adulti? "Nella fascia 18-25 anni per lo più problematiche affettive o come riuscire a individuare la strada che fa per noi. Notiamo una confusione nella ricerca della propria attitudine e del percorso di studi da affrontare".

Il camper tornerà in discoteca "stavolta accogliendo i primi veri e propri incontri". Nei prossimi giorni sosterà all’istituto Gobetti Volta per studenti e personale. "Abbiamo già lavorato nel Vasari di Figline ed è stato un tale successo di richieste, che il camper non bastava e ci siamo sistemati in tre aule". Buon segno: "I ragazzi hanno imparato a raccontarsi. Un ottimo antidoto all’incapacità di esprimere emozioni". Lo psicologo on the road, conclude Cinquini, va spesso in overbooking di richieste. "Siamo stati contattati da altre province e regioni. Valuteremo se "esportarlo" con corsi-master per colleghi che portino in Italia la psicologia di strada, un aiuto importante anche per la sanità pubblica".