Con i nostri astrofili a caccia di meteoriti

Zaino, guanti e un’App: il gruppo guidato da Maura Tombelli alla ricerca del frammento caduto fra Agliana e Quarrata: "Una grande sfida"

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C’era anche un gruppo da Montelupo Fiorentino, guidato da Maura Tombelli, fra i cacciatori di meteoriti che ieri, zainetti in spalla e scarpe da trekking ai piedi, hanno cercato di ritrovare i resti del piccolo meterorite caduto nella zona compresa fra i comuni di Agliana e Quarrata nella notte fra l’1 e il 2 ottobre. Pettorine catarifrangenti, guanti e recipienti di vetro a portata di mano costituivano il resto della ’divisa’indossata dai cacciatori. Oltre, ovviamente un’ottima dose di buona volontà. Che ,in questo caso serve visto che la missione si annuncia a dir poco impervia. In circa una trentina si sono presentati ieri mattina al bar Il Mulino nella frazione pratese de La Ferruccia, dove era fissato l’incontro di ricercatori, studenti e astrofili, fra i quali tanti giovani. Quelli del gruppo montelupino, guidato appunto da Maura Tombelli, la maggiore scopritrice di asteroidi in Italia, oltre a quelli di San Marcello Pistoiese e di Prato, accorsi per quella che è a tutti gli effetti una caccia al tesoro, che proseguirà nella giornata di oggi e pure nelle prossime settimane.

"Le probabilità di scovare i frammenti non sono elevate, però l’impegno dei volontari è importante. Così come importante sarebbe individuarli per i dati scientifici che possono fornire a chi studia l’origine e l’evoluzione del nostro sistema solare – ha detto il direttore del Museo di Scienze Planetarie di Prato, Marco Morelli – Più che trovare un ago in un pagliaio, direi che è come trovare un ago in un cassetto pieno di aghi". A complicare l’obiettivo degli appassionati, innanzitutto l’ampia estensione del territorio da setacciare. Gli esperti di Prisma (Istituto Nazionale di Astrofisica) hanno stabilito che è probabile che il pezzo di meteorite sia caduto in una striscia che comprende le frazioni di La Ferruccia, Sant’Antonio, Vignole, Olmi, Valenzatico, Case Ferretti fino a Lucciano, per un totale di circa 20 chilometri quadrati.

E il meteorite, oltre che essere di dimensioni ridotte (massimo cinque centimetri di grandezza), possiede una crosta sostanzialmente di colore nero. Per provare a rendere più efficace la caccia, i presenti sono stati divisi in gruppi, ognuno dei quali si è visto assegnata una determinata zona, ed è stata messa a disposizione un’App che consente ai ricercatori di registrare via via (e quindi poi di escludere) le aree già battute che non hanno portato a risultati. "Se qualcuno dovesse individuare il meteorite, deve contattare il Museo di scienze planetarie di Prato, senza toccarlo a mani nude" ha sottolineato Morelli.

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