PALO GUIDOTTI
Cronaca

Comunali, in campo Fulvia Penni: "Borgorosso" per il "bene comune"

L’imprenditrice: "Il paese lo percepisco grigio in tanti aspetti, dai servizi al decoro. C’è bisogno di ravvivarlo"

Comunali, in campo Fulvia Penni: "Borgorosso" per il "bene comune"

La griglia di partenza, per la corsa a nuovo sindaco di Borgo San Lorenzo ora ha un concorrente in più. E’ Fulvia Penni, 53 anni, imprenditrice borghigiana. Con un passato di infermiera nel servizio pubblico, e negli ultimi quindici anni proprietaria di un centro medico, "Bio Scienze", e dal 2023 anche di un centro estetico, "Bellezza mia". La voce della candidatura girava da tempo, ma era circondata da grande riserbo. Anche perché a lei piacciono le sorprese. E così quando ha annunciato la candidatura, che molti avevano ipotizzato col supporto e l’alleanza del centrodestra, Penni ha spiazzato tutti col nome della sua lista, "Borgorosso". E si definisce "progressista nostalgica", con trascorsi, da giovane, in "Sinistra Italiana". Rivendica di aver fatto un progetto civico, senza contatti con alcun partito. "Al momento non ho alcun sostegno di qualsiasi partito, e non credo neppure potrebbero farlo anche perché non siamo usciti con alcun programma. Spero che mi sostengano le persone, e aggiungo che non mi sento molto a mio agio nei recinti politici. Sui programmi spero di potermi confrontare con tutti". E insiste: "Non ho avuto abboccamenti con i partiti, e non ne vorrei. Poi posso aver preso un caffè con una parte e un tè con un’altra. Voglio trasmettere qualcosa alle persone. Del resto non ho fatto prima un progetto politico e poi una lista civica, ho fatto prima una civica e poi non so se nascerà un progetto politico". L’elenco dei candidati di "Borgorosso" per il consiglio comunale, dice Penni, è a buon punto e presto verrà presentato. Sul programma preferisce mantenere le carte coperte. Anche se torna sui colori. "Il rosso è un colore dirompente, il grigio sa di poco, e Borgo purtroppo lo percepisco grigio in tanti aspetti, dai servizi al decoro, è una mia percezione, non do giudizi verso nessuno. C’è bisogno di un Borgo accentrato che abbia la sua dignità di connotazione, è il centro del Mugello, è un centro commerciale, va sviluppato; invece è come se ne togliessero sempre un pezzettino. Io voglio non togliere ma aggiungere. Borgo è la luce del Mugello, bisogna tornare a farlo risplendere. E alla base occorre ritrovare la passione e la voglia di fare. Ridare movimento. Il mio obiettivo – conclude - non è quello di ottenere "il Comune", inteso come posizione di potere, ma ripristinare il concetto di ’bene comune’, dando priorità al valore della comunità".