"Coalizione larga con Del Re, Montanari e Iv"

La coalizione di +Europa a Firenze, guidata da Sara Funaro, mira a una vittoria al primo turno con il sostegno di Iv e Tomaso Montanari. L'obiettivo è evitare la vittoria della destra e creare una coalizione ampia. I sondaggi indicano un gradimento del 4-5% e l'obiettivo è ottenere due consiglieri comunali. Magi ha sottolineato la situazione critica nelle carceri e ha proposto un programma nazionale per il reinserimento sociale dei detenuti.

Una coalizione larga con all’interno Iv e – perché no anche Tomaso Montanari – in modo da poter arrivare alla vittoria al primo turno con la candidata del centrosinistra Sara Funaro. È l’obiettivo di +Europa: il segretario nazionale Riccardo Magi e il coordinatore regionale Federico Eligi hanno incontrato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco uscente Dario Nardella e proprio Funaro. "A noi interessa vincere", ha detto Magi. E pure Eligi è stato chiaro: "Siamo favorevoli ad una coalizione più ampia possibile, che preveda l’ingresso di Iv, a partire dalla condivisione del programma", "secondo me all’interno della coalizione stanno bene sia Iv che Sinistra Italiana e non ho trovato toni alti che facciano presupporre una rottura se arriva Iv". I sondaggi diffusi da +Europa danno un gradimento tra il 4 e il 5% e l’obiettivo è puntare "ad avere due consiglieri comunali".

Dunque, si diceva, coalizione larga per non rischiare di far vincere la destra e per portare Funaro alla vittoria. In questo senso l’appello è anche a Tomaso Montanari con la sua associazione “11 Agosto“ e a Cecilia Del Re con Firenze Democratica: "La capacità del centrosinistra deve essere quella di creare condizioni di confronto per cercare di fare una coalizione la più ampia possibile, il discrimine è quello del programma", è il commento di +Europa.

A livello di temi Magi ha fatto riferimento alla situazione nelle carceri. "Sollicciano – ha detto – ha una delle situazioni peggiori in Italia per le condizioni all’interno che io non esito a definirle di illegalità dello Stato nei confronti dei detenuti, in quelle condizioni non c’è nessuna possibilità di recupero e reinserimento sociale. Noi abbiamo una proposta a livello nazionale, sottoscritta da tutte le opposizioni e quindi da quelle che oggi sono parte della coalizione, ovvero far uscire dal carcere chi ha meno di un anno di pena da scontare per andare in strutture di reinserimento sociale".

Niccolò Gramigni