
Un'auto dei carabinieri (Foto di repertorio)
Greve in Chianti (Firenze), 3 gennaio 2021 - Croci in legno bruciate, tombe vandalizzate, arredi distrutti: incursione gravissima di alcuni vandali al cimitero di Greve in Chianti. E ora il Comune ha denunciato l'accaduto alle forze dell'ordine. Accade in campagna, al camposanto di Casole. E il paese è indignato per una vicenda commentata dal primo cittadino Paolo Sottani:
"Siamo rimasti interdetti di fronte a tanta inciviltà - interviene il sindaco - e denunciamo questo episodio come uno dei più inammissibili e indecorosi che ci sia capitato a danno di spazi, edifici comunali e oggetti del patrimonio pubblico, riteniamo sia un gesto ancora più deprecabile, considerato il luogo che è stato preso di mira, un sito testamentario di particolare valore spirituale e umano, quello che tutti riconosciamo come il monumento dei nostri ricordi e dei nostri affetti".
I vandalismi sono stati scoperti dopo la segnalazione di una cittadina.
Sono circa 8 le tombe vandalizzate e tanti gli arredi che sono stati danneggiati, come vasi di fiori in vetro, plastica e altro materiale. Inoltre sono stati dati alle fiamme croci in legno e altri arredi presenti all'interno delle cappelle di proprietà privata e dell'amministrazione comunale.
Sono state bruciate in particolare una panca e svariate croci in legno presenti nelle tombe e croci in ferro divelte dalle stesse. La panca è stata scardinata dalla cappella di proprietà comunale. In un'area del camposanto di Casole sono state ritrovate varie croci in ferro, accatastate in modo da formare un cumulo di oggetti danneggiati e abbandonati, e un cimelio raffigurante alloro risalente alla Grande Guerra.
La risistemazione e il ripristino di tutta l'area, avvenute nel giro di poche ore dopo le necessarie verifiche degli addetti ai lavori, sono stati effettuati a cura del responsabile dell'ufficio Ambiente del Comune di Greve in Chianti, Simone Coccia, con la collaborazione e il supporto dei necrofori, i dipendenti comunali Leonardo Ermini e Andrea Macinai.
''Ci siamo attivati nell'immediato per sporgere denuncia contro ignoti alla Stazione dei Carabinieri di Figline Valdarno - aggiunge il sindaco - ci auguriamo che i responsabili di questo atto, che sconvolge più per i suoi risvolti immateriali e che materiali, possano essere al più presto identificati. Condanniamo la gravità dell'episodio per aver scalfito un luogo sacro, di rispetto, oltre alle conseguenze economiche che sono anch'esse ingenti''.