REDAZIONE FIRENZE

"Ci sono i vigili con l’autovelox" Gli avvisi degli automobilisti che possono diventare pericolosi

A volte senza fondamento le proteste su come vengono effettuati i controlli a distanza

Autovelox mobili, la protesta corre sui social. In tanti lamentano inchiodate improvvise per paura di finire "vittime" di rilevatori di velocità che non sarebbero correttamente segnalati, perché – sostengono – non sempre sarebbe presente il cartello di preavviso o sarebbe posizionato a ridosso della postazione. Accade al Bersaglio sulla Faentina, a San Domenico e sull’Aretina, in entrate e uscita da Compiobbi. Dove peraltro, quando viene avvistata una pattuglia, sui social parte un tamtam che ne segnala la presenza. Solo che quello che può sembrare un semplice gesto di solidarietà fra cittadini, oggi si configura come reato di interruzione pubblico servizio. E si va nel penale. E attenzione anche a parlare di "agguato", perché la doppia segnaletica non è sempre obbligatoria. Anzi se si opera su strade dove è presente una cartellonistica fissa che indica che l’area è soggetta a controllo elettronico, basta un cartello e questo deve stare a ridosso della postazione di rilevazione. Proprio come accade quando i vigili utilizzano un’auto "civetta" cioè senza insegne (il caso più frequentemente contestato). La presenza di un veicolo con insegne della polizia non necessita invece di cartelli. Né di preavviso né in corrispondenza dell’autovelox, quando la strada è dotata di apposita segnaletica fissa, entro i quattro chilometri.

D.G.