
Torna il bando sport di Publiacqua, che in questo modo dà una mano concreta alle realtà sportive dei 46 comuni nei quali l’azienda è presente. "Sosteniamo lo sport con finalità sociale - ha detto Nicola Perini, presidente di Publiacqua -. Vogliamo ancora una volta promuovere l’inclusione sociale per contrastare la ‘povertà educativa’. Anche i bambini che appartengono a famiglie in grave difficoltà economica devono poter fare sport". Il bando, del valore complessivo di 100mila euro, scade il prossimo 31 ottobre ed è consultabile dal sito di Publiacqua. Per partecipare è sufficiente compilare il form online.
Dopodiché, a tutti i soggetti vincitori arriverà un cofinanziamento massimo da parte di Publiacqua di 10mila euro a progetto-soggetto richiedente (un soggetto può essere partner di più iniziative, ma solamente una volta richiedente) e fino alla percentuale massima del 50% del costo del progetto. Possono farsi avanti le associazioni e le società sportive dilettantistiche, le federazioni sportive, le organizzazioni senza scopo di lucro (private o pubbliche), i circoli sportivi e le società cooperative dilettantistiche.
I requisiti? I progetti devono esser creati per eliminare gli ostacoli di natura economica di accesso all’attività sportiva, sostenere percorsi di empowerment rivolti a soggetti in condizioni di fragilità, prevenire il rischio di dipendenza giovanile e ridurre il disagio giovanile. Ancora, devono portare avanti iniziative rivolte a persone con diversi tipi di disabilità fisica, psico-mentale e sensoriale.
Publiacqua anche in passato si era schierata a fianco delle società sportive: nel 2020 con un Click Day che aveva distribuito quasi 95 mila euro, nel 2021 con un bando che aveva distribuito oltre 117 mila euro e, infine, nel 2022 con un secondo bando per oltre 94 mila euro. Finora, le domande arrivate gli anni scorsi sono pervenute in modo omogeneo da tutto il territorio. Una richiesta trasversale, giunta dagli ambiti sportivi più diversificati. "Vogliamo contribuire a far nascere tessuti di amicizia e di relazione che poi rimangono nella quotidianità", ha aggiunto Perini (in foto con il responsabile relazioni esterne Matteo Colombi). Tra le società beneficiarie in passato dei contributi, anche alcune che si sono spese in prima persona per offrire occasioni di sport extrascolastiche a bambini con lo spettro autistico, che hanno bisogno di un educatore dedicato.
Elettra Gullè
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