LISA CIARDI
Cronaca

C’è la pianta mangia smog Così la natura pulisce l’aria

Presentato il dispositivo che abbatte i fattori contaminanti tramite un filtro botanico composto da 12 piante. Nardella: "Voglio metterli in ogni palestra"

di Lisa Ciardi

Aria più pulita anche negli spazi interni? Ci pensano le piante. È stato inaugurato ieri, alla farmacia comunale di viale Europa, un nuovo esempio di "Fabbrica dell’aria", il dispositivo che mira ad abbattere la presenza di fattori contaminanti attraverso un filtro botanico composto da 12 piante diverse.

Un meccanismo già messo in funzione alla Manifattura Tabacchi e al centro Coop di Novoli e che, con ieri, approda per la prima volta anche in una farmacia, con l’obiettivo di andare oltre. "Firenze è impegnata per raggiungere la neutralità delle emissioni di Co2 già nel 2040 - ha sottolineato il sindaco Dario Nardella -. Questo progetto ci è piaciuto così tanto che abbiamo deciso di studiare un piano per realizzare una Fabbrica dell’aria in ogni palestra scolastica del nostro comune e della città metropolitana. Sarebbe un messaggio fortissimo per i giovani rendere salubre l’aria che si respira nei luoghi dove abitualmente, anche a causa dell’attività fisica e motoria, si produce tanta anidride carbonica".

La "Fabbrica dell’aria", ideata dal professor Stefano Mancuso e sviluppata da Pnat, ex spin-off dell’Università di Firenze, consiste in un box di vetro all’interno del quale viene fatta filtrare l’aria. Questa passa dal terreno, attraversato a sua volta dalle radici delle piante, e poi viene spinta verso le foglie.

A questo punto, una volta filtrata e ripulita, l’aria viene quindi immessa nuovamente nell’ambiente, non prima di venire monitorata da speciali sensori che trasmettono i dati tramite un computer. "In situazioni normali servirebbero moltissime piante per purificare l’aria di un ambiente chiuso – ha spiegato il professore Stefano Mancuso, ordinario di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree all’Università di Firenze e direttore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale – ma grazie a questo meccanismo ottimizziamo gli spazi. La "Fabbrica dell’aria" è un dispositivo basato sulle piante, in grado di depurare l’aria indoor, rimuovendo polveri sottili, composti organici volatili e ogni altro tipo di inquinante volatile".

All’iniziativa erano presenti, oltre al sindaco Nardella e al professor Mancuso, l’assessore al welfare Sara Funaro, l’amministratore unico di Apoteca Natura e presidente di Afam (la società delle farmacie comunali fiorentine) Massimo Mercati, la direttrice di Afam Maria Vannuzzi e il consigliere comunale Nicola Armentano. La "Fabbrica" impiega 12 piante, tra le quali il fico del caucciù, la kentia, il banano, la monstera e l’asplenio a nido di uccello, che sono naturalmente in grado di trattenere e degradare le molecole inquinanti inorganiche e organiche.

Il costo di ogni dispositivo si aggira mediamente fra i 10 e i 20mila euro.