Firenze, il cda dell'Università: "L'interdizione di Dei preoccupa"

Il rettore, indagato nell'ambito di 'cattedropoli', è stato sospeso per cinque mesi.

Il rettore Luigi Dei

Il rettore Luigi Dei

Firenze, 28 maggio 2021 - Fiducia nella magistratura, ma l’interdizione del rettore Dei preoccupa. Dopo l'interdizione del rettore dell'Università di Firenze, Luigi Dei, indagato per l'inchiesta sui concorsi a Medicina, il consiglio d’amministrazione dell’Ateneo ci tiene ad "esprimere la massima fiducia nella magistratura pur guardando con grande preoccupazione alla ricaduta della decisione assunta" dal gip "sull'intera comunità universitaria". In questo senso, si spiega in una nota diramata da Unifi, "proprio perché siano tutelati il valore e il prestigio di questa comunità e dell'istituzione, anche nel quadro dell'importanza che essa ricopre per la città", il consiglio di amministrazione "auspica altresì che il procedimento aperto permetta di fare quanto prima piena luce sui fatti contestati". Il Cda "è testimone dell'azione sempre ispirata da criteri di equilibrio, trasparenza e correttezza da parte del rettore Luigi Dei, del quale ha sempre apprezzato la totale dedizione e affezione al bene della nostra Istituzione". I suoi membri, infine, "confermano l'immutato impegno dell'Università di Firenze a svolgere la propria attività a favore dell'alta formazione e della ricerca pubblica”.

La Procura della Repubblica di Firenze ha informato il 27 maggio il direttore generale dell'Università di Firenze e il ministro dell'Università e della Ricerca della notifica dell'ordinanza di sospensione del professor Luigi Dei dalle funzioni di rettore per cinque mesi. Il professore Dei è indagato dei reati di associazione per delinquere, corruzione, abuso d'ufficio e induzione indebita a dare o promettere utilità nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Firenze ribattezzata 'cattedropoli' in relazione a presunti concorsi truccati. Complessivamente gli indagati sono 39. Appresa la notizia dell'ordinanza, il rettore Luigi Dei si è congedato dalla comunità accademica con una lettera di ringraziamento e saluto, anticipando la sua volontà di ricorrere al Tribunale del Riesame avverso al provvedimento giudiziario. "Ribadisco la mia serena accettazione di questo primo passaggio, nonché la massima e totale fiducia nella magistratura per l'accertamento rapido della verità", afferma Dei.

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