SANDRA NISTRI
Cronaca

Case popolari, sale il debito per morosità

I canoni di affitto non pagati superano anche i 23mila euro, a fronte di mensili bassissimi: assegnazioni revocate

di Sandra Nistri

C’è chi ha accumulato un debito per affitti non pagati superiore a 23mila euro, chi per circa 22700, chi per più di 3300. Morosità registrate a Sesto per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica che, per questi tre casi, hanno portato alla dichiarazione di decadenza dall’assegnazione dell’alloggio. Non si tratta, però, di vicende isolate: "La percentuale di assegnatari morosi – sottolinea infatti l’assessore alla Casa Massimo Labanca – è pari al 7,5%. Parliamo di 61 nuclei su 808 che hanno una morosità superiore ai 1000 euro. Di questi sono soltanto 16, pari al 2%, quelli per i quali non sono in corso accordi di rientro o procedure di sfratto. Per 21 nuclei sono in corso procedure di sfratto a fronte di una morosità complessiva di circa 220mila euro, a cui si aggiungono i 44mila euro dei 16 nuclei senza procedure in corso né accordi".

I tre casi più recenti di rilasci per morosità sono alcuni dei più eclatanti: "Va detto però – prosegue Labanca – che la procedura di sfratto o decadenza prevede sempre una valutazione dei singoli casi e delle condizioni economiche e sociali dei nuclei familiari che spesso versano in situazioni di fragilità. È quindi normale andare oltre il termine dei sei mesi di morosità previsto dalla legge regionale per attivare le procedure di decadenza. La morosità viene monitorata costantemente e, in prima battuta, vengono sollecitati accordi per il rientro, valutati caso per caso. Quando possibile, i servizi sociali intervengono. Solo se ogni tentativo non produce risultati si attivano le procedure di sfratto per morosità, da parte di Casa Spa, o di decadenza per perdita requisiti da parte nostra".