SANDRA NISTRI
Cronaca

Casa di Comunità, la prima pietra: "Un mini ospedale pieno di servizi"

Iniziano i lavori al primo lotto dove saranno ospitati i servizi primari e diagnostici, i prelievi e le riabilitazioni .

Casa di Comunità, la prima pietra: "Un mini ospedale pieno di servizi"

Da sinistra Valerio Mari Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani Il sindaco Falchi e l’assessore regionale Bezzini

Della struttura socio-sanitaria, sia pure con diverse destinazioni e denominazioni, si parla da circa trent’anni, forse per questo l’inaugurazione del cantiere del primo lotto della futura Casa di Comunità Hub di Sesto di viale Ariosto ha richiamato, ieri mattina, una vera e propria ‘folla’ di intervenuti, dal presidente della Regione Eugenio Giani al sindaco sestese Lorenzo Falchi, dall’assessore regionale Diritto alla Salute e Sanità Simone Bezzini alla presidente della Società della Salute zona fiorentina Nord Ovest Camilla Sanquerin insieme ai vertici Asl tra cui il Direttore Generale Ausl Toscana Centro Valerio Mari.

I lavori sono iniziati nel marzo scorso ma hanno dovuto superare una serie di intoppi, ora l’opera dovrebbe procedere più celermente tanto che la previsione è di terminare il primo lotto nord, quello dell’edificio a monte verso viale Ariosto (3450 metri quadrati) e di mettere in esercizio l’opera entro la prima metà del 2026.

Il progetto, infatti, prevede la realizzazione di due diversi edifici ma il finanziamento per il secondo non è ancora stato reperito quindi, al momento, non si può ipotizzare quando sarà realizzato.

Per la Casa di Comunità di viale Ariosto è previsto un investimento complessivo di € 12.541.285 di cui 3.066.417 euro di finanziamento PNRR. Al termine dell’intervento avrà una superficie totale di 7000 metri quadrati. Nel primo lotto, già finanziato, verranno ospitati insieme alle attività necessarie all’attivazione della Casa di Comunità - servizi di cure primarie, infermieristici, diagnostici di base, punto prelievi, continuità assistenziale e specialistica ambulatoriale - anche il servizio di Riabilitazione, attualmente in via della Querciola, e quello della Salute Mentale.

La nuova struttura porterà alla dismissione della cosiddetta "Scatola nera", ovvero il distretto Asl di via Gramsci che potrebbe essere poi venduto (anche per la realizzazione di residenze) per poter contribuire al finanziamento della Casa di Comunità. "Questo progetto – ha spiegato Giani -rappresenta l’innalzamento a un livello sanitario che crea quasi un mini ospedale che potrà, fra l’altro, garantire un intervento rapido, di fronte a evenienze non drammatiche, senza dover ricorrere a lunghe attese al Pronto Soccorso.". Il sindaco Falchi ha invece espresso "una grande soddisfazione nel vedere il cantiere finalmente entrare nella fase operativa".